Le squadre sottoinchiesta sono Inter, Milan, Palermo, Roma, Chievo, Livorno e tutte lealtre emerse dalle nuove intercettazioni.
A via Allegri sfilata estivadi dirigenti chiamati a rispondere sulle telefonate rimaste nascosteper quattro anni.
Tra gli altri, Moratti, Pradè, Cellino, Campedelli e Ayroldi.
ROMA, 21 aprile - La procura della Federcalcio ha aperto un'altra indagine su Calciopoli, in riferimento «al nuovo filone di intercettazioni», e chiede al Tribunale di Napoli di acquisire «tutto il materiale probatorio prodotto dalle parti, ogetto di perizia chepotrà essere disposta dal Tribunale».
Nelle prossime ore, il procuratore Stefano Palazzi invierà formalmente una richiesta al Presidente della nona sezione penale del Tribunale di Napoli TeresaCasoria, avviando così l’indagine con riferimento al nuovo filone di intercettazioni.
Le squadre sotto inchiesta sono Inter, Milan,Palermo, Roma Chievo, Livorno e le altre società emerse dalle nuove intercettazioni.
Dopo aver letto e studiato le trascrizioni chesaranno a disposizione tra fine maggio e inizio giugno, Palazzi e latask force messa in piedi in questi giorni dovrebbe provvedere alle audizioni.
A via Allegri sfilata estiva di dirigenti chiamati arispondere sulle telefonate rimaste nascoste per quattro anni.
Moratti, Pradè, Cellino, Campedelli, Spinelli, Spalletti, l' arbitro Ayroldi e tutti i tesserati coinvolti a vario titolo nel nuovo scandalo.
Ricordiamo altresì che incombe su questo procedimento la mannaia antietica della prescrizione: per la norma sportiva tutti i reati commessi dopo il 30 giugno 2005 sono prescritti, per quanto riguarda i tesserati.
Addirittura soli due anni il termine di prescrizione per l'incolpabilità dei club. Nelle scorse settimane, allo scoppio dello scandalo, però il presidente federale Abete aveva chiesto massima chiarezza su quanto accaduto e fatto presente che per una eventualedecisione sull'ipotesi di revoca del titolo 2006, si sarebbe potuto intervenire politicamente in seguito anche «ad una prescrizione motivata».
Se Palazzi, infatti, al termine dell'indagine che prenderà vita e velocità in queste settimane, valuterà rilievi di violazioni della norma etica (art.1) nei contatti tra tesserati e designatori o arbitri, all'epoca dei fatti, si potrebbe procedere almeno per la revoca del titolo assegnato all'Inter nel 2006, proprio in virtu dell'asserita (dal commissario straordinario Rossi) completa estraneità dell'Inter a fatti «poco limpidi».
(Fonte: Tuttosport)