giovedì 27 dicembre 2007

SERIE A: DICIASSETTESIMA GIORNATA DI CAMPIONATO


JUVENTUS - SIENA 2-0
Brazzo e Trezegol annientano il Siena

venerdì 21 dicembre 2007

UN ANGELO VERO

"L'ho visto volare leggero come un angelo, quando aveva la faccia da putto. L'ho visto inventare un tiro che è diventato solo il suo e lanciarsi tra i grandi ancora ragazzo. L'ho visto segnare con la sua squadra soprattutto nelle partite che contavano, negli scontri diretti, nelle finali in giro per il mondo. L'ho visto arrabbiarsi e digrignare i denti se c'era un principio da difendere e chinare la testa se il suo bene non era quello dei compagni. L'ho visto lottare contro gli egoismi, anche contro i suoi, perché crescendo ha capito cosa voglia dire il gruppo. L'ho visto parlare di valori e comportarsi di conseguenza. L'ho visto inciampare e poi cadere. L'ho seguito mentre si rialzava a fatica. L'ho visto lottare contro allenatori e mal di pancia nervosi. L'ho visto amare la maglia azzurra e non riuscire a farlo capire. Poi l'ho visto portarci a Berlino. L'ho visto capire che le cose cambiano, modificare il gioco, segnare 11 gol di seguito su rigore se il rigore poteva essere il massimo da dare alla squadra in quel momento. L'ho visto adattarsi dove non voleva, sacrificarsi facendolo ricordare. L'ho visto umile e l'ho visto presuntuoso. L'ho visto soffrire quando ha sbagliato. L'ho visto uscire in smoking bianco, immacolato, da una discarica. Non l'ho visto mollare, mai. Non ho mai letto di lui sui giornali degli scandali. Ieri sera l'ho guardato mentre si sedeva in panchina, con il broncio di chi vuole giocare. L'ho visto applaudire i compagni per i gol che segnavano, esultare per la squadra. L'ho visto entrare in campo senza riscaldamento, lui che non è più un ragazzino. L'ho visto strillare al ragazzo che parlava troppo, perché ci vuole rispetto. L'ho visto segnare una punizione da artista e un rigore da ragioniere. Sono contento di aver visto Alex Del Piero fare tutte queste cose. Alex Del Piero è un bell'esempio per i miei figli".

FABIO CARESSA
SKY Sport

giovedì 20 dicembre 2007

SERIE A: SEDICESIMA GIORNATA DI CAMPIONATO

LAZIO - JUVENTUS 2-3
Del Piero show

La Juventus espugna l'Olimpico di Roma grazie ad una magistrale doppietta del proprio capitano, al termine di una gara emozionante, caratterizzata da numerose occasioni da rete per entrambe le formazioni.
Nello stesso stadio in cui giovanissimo - in epoca lippiana - sbalordì le platee con numeri di classe cristallina, Del Piero ripropone saggi immacolati del proprio ampio repertorio calcistico permettendo alla Vecchia Signora di mantenere la terza posizione in classifica, ad un solo punto dalla Roma.
Le due reti, bellissime, realizzate dal numero 10 bianconero dissipano ogni dubbio circa l'integrità psico-fisica del campione di S.Vendemiano.
Determinante, in ogni caso, ai fini del risultato finale (anche) la prestazione di Buffon, artefice di interventi spettacolari e decisivi.
I bianconeri soffrono, tuttavia, nel corso dell'intera gara il pressing del centrocampo laziale. Nocerino non partecipa a dovere nella fase di costruzione del gioco, risultando lento e macchinoso anche in copertura; la prestazione di C. Zanetti è invece perfetta. Salihamidicz, come sempre tatticamente importante ma poco elegante, è il vice Camoranesi. Nedved l'ex di turno.
La difesa juventina patisce non poco il movimento perfetto del duo d'attacco biancoceleste Pandev- Rocchi.
In particolare, è Chiellini ad apparire meno pimpante del solito, con Molinaro davvero in grave imbarazzo in più di una occasione. Legrottaglie è il migliore al centro, malgrado alcune disattenzioni su Rocchi. Zebina anonimo. In attacco, a parte le (già dette) magie di Del Piero, è da segnalare il lavoro di copertura di Trezeguet, ormai sempre più uomo squadra e bomber infallibile.
Il primo tempo si apre con una prima occasione da rete costruita, ai margini dell'area laziale, da Salhiamidicz. Il tiro del bosniaco è però alto sulla traversa. Al 14' è invece Chiellini a sprecare una nitida chance. La punizione di Del Piero è perfetta, ma il colpo di testa del centrale difensivo bianconero non centra la porta difesa da Ballotta.
Al 18' è la Lazio a divorare una madornale occasione da gol. Pandev ubriaca sulla fascia un timido Molinaro e crossa al centro. Mauri è mal controllato da Zebina ma, incredibilmente, sparacchia alto a due passi dalla porta con Bufffon battuto.
Al 29' la Juve sblocca il risultato.
L'angolo è di Del Piero: Chiellini in mischia spizzica di testa, Salhiamidicz gioca di sponda per ReDavid che è fortunato e rapido a deviare in rete.
Trezeguet raggiunge, dunque, quota 12 gol in campionato.
I padroni di casa, tuttavia, reagiscono prontamente e dopo pochi minuti pareggiano.
L'azione è da manuale del calcio. Pandev sfrutta al meglio una sponda di Mutarelli, a sua volta ben servito "di prima" da Rocchi, ed insacca di testa a pochi passi da Buffon.
La ripresa si apre con l'ingresso in campo di Tiago al posto di Nedved infortunato. Al 3' si materializza il primo straordinario gol di Del Piero.
Zanetti, con lancio lungo, perfeziona la ripartenza bianconera; Alex, dopo uno scatto di oltre 30 metri, si sbarazza in velocità del proprio marcatore ed insacca con delizioso diagonale rasoterra in angolo basso alla destra di Ballotta.
Un tiro più da biliardo che da calcio. Delizioso.
Al 16' Trezeguet potrebbe chiudere definitivamente la partita.
Tiago (buona la sua prestazione) ruba palla a centrocampo fornendo un assist perfetto al francese che, tuttavia, smarrisce la proverbiale capacità realizzativa in area piccola sparacchiando addosso a Ballotta in uscita bassa.
L'antica regola non scritta del calcio insegna che al gol sbagliato segue sempre una rete a favore dell'avversario. Il brocardo popolare non tiene conto, tuttavia, di elementi eccezionali ed imprevedibili, quale la classe immensa di Gigi Buffon. E' il 20', Rocchi sfugge alle grinfie di Legrottaglie in area e colpisce violentemete a colpo sicuro.
Il portierone della Juve vola e sventa incredibilmente l'occasione del pareggio.
Al 25', il secondo capolavoro di Del Piero.
Pinturicchio sceglie sulla propria tavolozza i colori più pregiati a sua disposizione. Su assist a distanza siderale ancora di C. Zanetti, si invola dopo un delizioso tocco a seguire di tacco e beffa Ballotta in uscita alzando la palla all'altezza dell'incrocio dei pali.
E' il delirio bianconero. Buffon attraversa l'intero campo per abbracciare il suo capitano; Ranieri stringe i pugni con orgoglio.
Al 29' è ancora Alex il protagonista della gara, con colpo di testa in area laziale di poco alto sulla traversa. L'occasione è chiaramente viziata da un netto fallo aereo di Ledesma non sanzionato dall'arbitro.
La partita è di fatto finita. La Lazio, comunque, ancora viva ed orgogliosa, rende difficile la serata alla difesa juventina.
In pieno recupero è Pandev a violare la porta di Buffon anticipando di testa Chiellini in netto ritardo.
E' il 2-3 finale.

La gara in cifre

LAZIO-JUVE 2-3
Reti: 29' Trezeguet, 36', 92' Pandev, 48', 71' Del Piero
LAZIO: Ballotta; Scaloni (75' De Silvestri), Kolarov, Cribari, Siviglia; Mudingayi (86' Meghni), Ledesma, Mutarelli; Mauri; Pandev, Rocchi. All. Rossi.
JUVENTUS: Buffon; Zebina, Legrottaglie, Chiellini, Molinaro; Salihamidzic, Nocerino, C. Zanetti, Nedved (46' Tiago); Del Piero, Trezeguet.

Le pagelle di Mumo Orsi

Buffon 7,5 Classe infinita ed orgoglio bianconero. Splendido in diverse occasioni, sontuoso su Rocchi nel corso della ripresa.
Zebina 5,5 Anonimo. In grave ritardo nel corso del primo tempo su Mauri, ma fortunatamente il laziale spreca.
Legrottaglie 6 Il migliore in difesa, ma in due occasioni perde di vista il suo uomo, Rocchi.
Chiellini 5,5 Prestazione distratta. In chiara difficoltà sui movimenti di attacco del duo biancoceleste Pandev-Rocchi. In ritardo anche in occasione del secondo gol laziale.
Molinaro 5 Sempre in affanno, spesso confuso. Non spinge neppure a dovere sulla propria fascia. Netta involuzione rispetto alla splendida gara contro l'Atalanta.
Nedved 5,5 Soffre il pressing biancoceleste. Esce al termine del primo tempo per infortunio (Tiago 6,5 Merita maggiore fiducia. Ha classe da vendere, piedi deliziosi. Ragiona in mezzo al campo garantendo fantasia ed ordine. Offre a Trezeguet la palla del provvisorio vantaggio, ma David non la sfrutta.)
Nocerino 5 E' in evidente parabola discendente rispetto alle grintose prestazioni di inizio campionato. Tecnicamente inferiore a Tiago. Necessita di riposo in panchina.
Zanetti 7,5 Due invenzioni straordinarie concretizzate magnificamente da Del Piero; un' intera prestazione maiuscola per quantità e qualità in mezzo al campo.
Del Piero 8 Straordinario, simbolo di classe ed eleganza. Due reti fantastiche. Progressione in velocità, tocco di palla deliziosi, freddezza sotto porta. Campione immenso.
Trezeguet 6,5 Il gol è fortunoso. Assicura molto movimento in attacco, anche a sostegno della fase di pressing "alto" della squadra. Insostituibile. Peccato per l'occasione fallita a diretto contatto con Ballotta.

Pubblico laziale 8: "...comprace...comprace comprace Buffon...o Lotito comprace Buffon...".


SERIE A: QUINDICESIMA GIORNATA DI CAMPIONATO

JUVENTUS - ATALANTA 1-0
Nedved spegne i sogni di una ottima Atalanta

Buffon 6.5 Attento su Floccari nel primo tempo, poi ordinaria amministrazione.
Zebina 5,5 Poco preciso, mai propositivo in fase offensiva.
Legrottaglie 6.5 Ottima gara. Floccari è un giovane davvero interessante, spesso pericoloso, ma il buon Nicola è in forma smagliante
Chiellini 6 In leggera flessione rispetto alle precedeenti gare. In ogni caso, importante per la difesa bianconera.
Molinaro 7,5 Splendida prestazione, di certo la migliore offerta sino ad oggi in maglia bianconera. Generoso, tenace, propositivo, a tratti (anche) stilisticamente apprezzabile. I suoi traversoni sono perfetti, la spinta sull'out costante e decisiva. Ottimi fraseggi con Del Piero e Nedved. Attento in difesa.
Nocerino 6,5 Molta quantità, grinta da vendere.
Zanetti 5,5 Meno lucido del solito.
Nedved 7 Il gol, bellissimo, è importante per mantenere la Juve nei piani alti della classifica. Il leone di Cheb sembra risorto dalle ceneri. Ma urge conferma già dalla prossima gara (Tiago n.g.)
Palladino 5,5 Un po troppo lezioso, spesso alla ricerca del numero ad effetto. Deve ancora adattarsi al ruolo di laterale. (Marchionni 4,5 Evanescente, troppo timido.)
Iaquinta 5 Poco brillante, in chiaro calo fisico. (Del Piero 7 Tanta classe al servizio dell'intera squadra. Dinamico, pimpante, crea movimento importante in attacco. Sfiora la rete su calcio piazzato).
Trezeguet 6 E' sempre temibile, si impegna molto ma non riesce a trovare la via del gol.

venerdì 14 dicembre 2007

SERIE A: QUATTORDICESIMA GIORNATA DI CAMPIONATO


MILAN - JUVENTUS 0-0
I bianconeri dominano il primo tempo sfiorardo la vittoria

La Juve sfiora il colpo esterno a S.Siro dopo una prestazione ricca di intensità ed ottimi spunti agonistici.
I bianconeri dimostrano le proprie qualità di collettivo compatto, ormai cresciuto nella fase difensiva, tatticamente composto e fisicamente pronto a qualsiasi sfida.
La Vecchia Signora non patisce mai neppure contro i Campioni d'Europa in carica.
Nel tempio del calcio italiano, infatti, la squadra di Ranieri domina il primo tempo al cospetto di un Milan lento e prevedibile, mai pericoloso e sterile a centrocampo.
Trezeguet ci prova già nei primi minuti di gioco.
Il francese al 9', imbeccato da un ottimo assist di Iaquinta, incrocia alla destra del palo difeso da Dida. Il fendente è violento ma non troppo preciso.
Re David è invece assolutamente perfetto dopo qualche minuto.
L'azione è innescata dall'ottimo Zanetti che, con colpo delizioso, smarca il cobra francoplatense in area rossonera. Questi, leggermente defilato sul lato destro, colpisce con precisione e cattiveria. Il tiro è spettacolare, il coordinamento del corpo da manuale del calcio. Il palo interno salva il Milan, fortunato ma non audace.
Nel corso dell'intera prima frazione di gioco, il centrocampo juventino mortifica gli avversari, annullando le tradizionali fonti di gioco dei padroni di casa. Kakà e Pirlo sono offuscati dal pressing asfissiante di Zanetti e Nocerino. La difesa bianconera è perfetta, sempre attenta grazie all'ottima intesa tra Chiellini e LeGrottaglie. In attacco Iaquinta si impegna a fondo, ma non appare brillante come in altre occasioni.
La ripresa si apre con una ulteriore azione-gol juventina.
Salhiamidicz, mai domo sulla fascia ma spesso arruffone, si inventa cursore d'attacco e dopo una serpentina "alla Camoranesi" si accentra nei pressi dell'area avversaria. Il colpo a rete è violento, sufficientemente angolato, ma Dida si tramuta in Buffon evitando il peggio.
Il Milan reagisce soltanto a metà ripresa, ma sempre a sprazzi, grazie al solo indemoniato Inzaghi, subentrato al deludente ed impalpabile Gilardino.
E' superPippo a tentare in due occasioni la via del gol. In entrambi i casi Buffon ricorda a tutti che lui è il numero 1 al mondo.
La gara si spegne lentamente nei minuti finali, senza grandi ulteriori emozioni.