venerdì 28 settembre 2007

SERIE A: QUINTA GIORNATA DI CAMPIONATO


Juventus- Reggina 4-0
Facile successo dei bianconeri sui calabresi

Perentoria vittoria della Juve ai danni di una Reggina davvero misera ed inconcludente, povera in attacco e smarrita sia a centrocampo che in difesa. Bianconeri travolgenti, soprattutto nel secondo tempo.

Ottimo allenamento per i ragazzi di Ranieri in vista del derby di domenica contro il Torino.

Buona la prestazione del giocatore più atteso tra i padroni di casa: Tiago. Il portoghese, correttamente schierato a ridosso delle punte, si rende artefice di ottime intuizioni. Dal suo piede numerosi pericoli per la difesa amaranto; assist sia per Trezeguet, implacabile come sempre, sia per Palladino in versione di vice-Del Piero.

Decisivo, in ogni caso, il gol di Legrottaglie che - in apertura del secondo tempo - sfrutta al meglio una incursione in area avversaria aprendo la strada alla goleada bianconera.

La gara in cifre
RETI: 3' s.t. Legrottaglie, 5' s.t. Salihamidzic, 31' s.t. Trezeguet, 46' s.t. Palladino
JUVENTUS: Buffon (35' s.t. Belardi); Birindelli, Legrottaglie, Criscito, Molinaro; Nocerino, Zanetti, Tiago, Salihamidzic (33' s.t. Olivera); Palladino, Trezeguet.
A disposizione: Grygera, Chiellini, Almiron, Nedved, Del Piero. Allenatore: Ranieri
REGGINA: Campagnolo; Lanzaro, Stadsgaard, Aronica, Modesto; Barreto (24' s.t. Tognozzi), Cascione, Hallfredsson; Joelson (35' s.t. Cozza); Amoruso, Ceravolo (16' s.t. Montiel).
A disposizione: Novakovic, Vigiani, Cherubini, Missiroli. Allenatore: Ficcadenti
AMMONITI: 41' s.t. Zanetti, 44' s.t. Cascione, 44' s.t. Lanzaro
ARBITRO: Celi di Campobasso
ASSISTENTI: De Santis e Lanciani
QUARTO UOMO: De Marco
Le pagelle di Mumo Orsi
Buffon n.g. Serata davvero tranquilla. Mai realmente impegnato. Preoccupa, inizialmente, la sua uscita al 35' minuto del secondo tempo. Tuttavia, considerata la lunga corsa sino a bordo campo, l'episodio è da attribuire più al desiderio di rientrare anticipatamente negli spogliatoi piuttosto che ad un reale problema muscolare (Belardi n.g. Esordio in campionato grazie al siparietto del numero uno bianconero).
Birindelli 6 Ordinaria amministrazione per il "vecchietto" del gruppo.
Legrottaglie 6,5 Pregievoli il tocco ed il tempismo per la rete di apertura. Al momento di esultare rischia di imitare Kaka alzando le dita al cielo. Fortunatamente, i compagni lo fermano in tempo evitando imbarazzanti paragoni. Prestazione, in ogni caso, convincente malgrado la pochezza avversaria.
Criscito 6 Stimolato e coccolato da tutta la squadra nel corso dell'intera gara, per nulla impensierito dall'attacco reggino.
Molinaro 6+ Si impegna in fase propositiva a differenza dei colleghi di reparto. Occorre, tuttavia, testare il ragazzo in occasione di incontri più impegnativi.
Nocerino 6 Tanta quantità. Ranieri si ostina ad impiegarlo nel ruolo di laterale malgrado la naturale propensione del napoletano ad accentrarsi. Molti errori nei traversoni, soprattutto ad inizio gara. Più preciso nel secondo tempo.
Zanetti 6,5 Come sempre, il migliore del centrocampo bianconero.
Tiago 6,5 Buona prestazione. Dinamico ed attento, il portoghese offre spunti di classe soprattutto nel corso del primo tempo. A fine gara emerge un po' di stanchezza.
Salihamidicz 6 Non è Camoranesi, nè il vice Nedved. Si impegna a fondo realizzando un pregevole gol (Olivera 5,5 Il "Pollo", di nome e di fatto).
Palladino 6,5 Mezzo voto in più per l'ottimo movimento in attacco, con successiva perfetta conclusione, in occasione dell'ultima rete juventina.
Trezeguet 7 "....Quando gioca segna sempre Trezeguet...Trezeguet, Trezeguet...quando gioca segna sempre Trezeguet...." I ragazzi della curva, non a caso, lo incitano così...

SALTO IN LUNGO: SI RITIRA IVAN PEDROSO


Sestriere 1995. Il vento spira a + 1,2 m. Il cubano Ivan Pedroso entra nella storia dell'atletica leggera volando a m. 8,96 nel salto in lungo. Un centimetro in più del fantastico record stabilito a Tokio 1991 dal primatista mondiale Mike Powell.

La misura, tuttavia, non verrà mai omologata dalla IAAF per l'incredibile errore di un giudice di gara italiano che, al momento della misurazione, si pone davanti all'anemometro invalidando di fatto la prestazione.

Ivan, atleta straordinario, non riuscirà più a ripetere la magnifica misura, fermandosi al personale di 8,70 m. Si rifarà, tuttavia, vincendo tutte le più importanti competizioni al mondo, dominando la specialità per numerosi anni.

Degno erede degli immensi Carl Lewis e Jesse Owens.

Oro mondiale a Goteborg 1995, Atene 1997, Siviglia 1999 ed Edmonton 2001. Campione olimpico a Sydney 2000.


lunedì 24 settembre 2007

SERIE A: QUARTA GIORNATA DI CAMPIONATO



Roma - Juventus 2-2
Iaquinta e Trezeguet gelano l'Olimpico

"L'ultimo dei Crotoniati è il primo dei Greci".
Questo il motto in voga ai tempi in cui Sibari e Crotone dominavano il Mediterraneo - l'una con l'eleganza e la ricchezza, l'altra con la filosofia e la forza militare - offrendo al mondo antico pensatori ed atleti di pregio.
Vincenzo Iaquinta appartiene proprio a quella stirpe, razza antica, nobile ed orgogliosa, mai doma.
Più simile a Milone che a Pitagora, il ragazzo di Calabria regala alla Juventus un pareggio importante e meritato all'Olimpico di Roma.
Gara intensa e, a tratti, vibrante ben giocata dalle due squadre.
Ranieri sorprende un po' tutti schierando il tridente d'attacco Iaquinta-DelPiero-Trezeguet, con Zanetti perno centrale di centrocampo e Nedved sacrificato sulla fascia. Nocerino è il vice Camoranesi. In difesa la novità è Grygera sull'out di destra.
La mossa tattica è vincente.
La Juve riesce, infatti, ad imbrigliare il centrocampo giallorosso e dopo pochi minuti passa in vantaggio. L'azione è da manuale del calcio.
Del Piero affonda centralmente regalando uno splendido assist a Iaquinta. Il calabrese è perfetto nel lancio in area di rigore; Trezeguet fantastico nell'anticipare Mexes ed umiliare Doni.
Dopo pochi minuti la Juve sfiora il raddoppio. Del Piero è quasi perfetto nel calcio di punizione dal limite. La palla è di poco alta sulla traversa.
La Roma, già pericolosa in avvio con Cassetti (prodezza di Buffon), reagisce soltanto alla mezzora. Totti, in netto fuorigioco, usa tutta l'esperienza per sbarazzarsi di un timidissimo Criscito ed infilare Buffon.
Il pareggio galvanizza i padroni di casa che al minuto 36 raddoppiano sempre con il proprio capitano. Aquilani ruba palla a Del Piero nei pressi dell'area di rigore giallorossa e offre la ripartenza alla propria squadra, lanciando Mancini. L'assist del brasiliano - al centro della difesa bianconera - imbarazza ancora Criscito. Buffon è nuovamente immenso sul tiro dello stesso Aquilani ma nulla può sulla ribattuta di Totti.
La Juve non è stordita. Del Piero, ancora lui, al 38' ha sul piede la palla del pareggio, ma Doni è prontissimo.
La ripresa si apre con l'ingenuità di Cicinho che, in area romanista, sgambetta Nedved regalando il rigore ai bianoconeri. Capitan Del Piero spreca alzando incredibilmente la mira. Brutto errore, che lo fa scomparire dalla gara.
E' il momento più difficile della squadra di Ranieri che rischia di subire il 3-1 in due occasioni, ma Perrotta non è preciso nella mira. Nel frattempo si infortunia gravemente Andrade.
Al 43' la svolta.
Chiellini batte, con lungo lancio, un fallo laterale; Iaquinta si avventa di testa sulla palla e beffa l'intera retroguardia giallorossa. Esplode la gioia bianconera.
La Juve è sempre la Juve.

La gara in cifre

RETI: 17' p.t. Trezeguet, 30' p.t. Totti, 36' p.t. Totti, 43' s.t. Iaquinta

ROMA: Doni; Cassetti (28' p.t. Cicinho), Juan, Mexes, Tonetto; De Rossi, Aquilani; Taddei (38' s.t. Brighi), Perrotta, Mancini (17' s.t. Giuly); Totti. A disposizione: Curci, Ferrari, Pizarro, Vucinic. All. Spalletti.
JUVENTUS: Buffon; Grygera, Andrade (9' s.t. Birindelli), Criscito (1' s.t. Legrottaglie), Chiellini; Nocerino, Zanetti, Nedved; Iaquinta, Trezeguet, Del Piero (29' s.t. Palladino). A disposizione: Vanstrattan, Molinaro, Salihamidzic, Tiago. All. Ranieri.

ARBITRO: Morganti di Ascoli Piceno.
ASSISTENTI: Faverani e Stefani.
QUARTO UOMO: Gava.
AMMONITI: 18' p.t. Mancini, 18' p.t. Iaquinta, 23' p.t. Criscito, 3' De Rossi, 35' s.t. Chiellini

Le pagelle di Mumo Orsi

Buffon 7 Il solito eroe. Splendido in avvio di gara su Cassetti. Prodezza anche in occasione del tiro di Aquilani; è incolpevole sulla ribattuta di Totti. Nella ripresa, determinante in altre due occasioni.
Grygera 6,5 Ottima prestazione. Non è un campione del calibro di Cannavaro, ma dimostra grande solidità.
Andrade 6 La migliore prestazione dell'anno e, purtroppo per lui, l'ultima. Grave infortunio al tendine rotuleo. Malgrado non sia un campione, ma un normalissimo giocatore, mancherà all'intera squadra (Birindelli 5 Il solito lottatore. Tradizionale incompiuto).
Criscito 5 Umiliato da Totti (seppur in netto fuorigioco) in occasione del primo gol giallorosso. Non è, ancora, all'altezza dei colori bianconeri. Probabilmente ha ragione Fabio Capello: il ragazzo ha qualità non indifferenti ma maggiori possibilità di divenire un ottimo laterale difensivo piuttosto che centrale "puro"difensivo. Timido, quasi gracile su Totti, permette al giallorosso di "appoggiarsi" con il corpo offrendogli una autostrada in area di rigore. Grave indecisione anche in occasione del raddoppio romanista.Non riesce a contrastare a dovere Aquilani. E'ancora acerbo, ma si farà. Probabilmente avrebbe bisogno di maggiore tempo. E' un po' "lanciato allo sbaraglio". (Le Grottaglie 6 Non dispiace, pur rappresentando un giocatore di livello medio-basso. In ogni caso, sarà importante per la misera retroguardia juventina, anche alla luce dell'infortunio di Andrade).
Chiellini 6 Regala l'assist volante a Iaquinta per il meritato pareggio. Poco propositivo ma ordinato. In ogni caso uno dei migliori della retroguardia bianconera.
Zanetti 6,5 Fondamentale, come nelle precedenti occasioni. Perno di un centrocampo atipico sovrasta De Rossi (in ombra per l'intera partita). Peccato non abbia 90 minuti nelle gambe.
Nocerino 6 Gioca in un ruolo che non gli appartiene. Ripetuti errori nei cross evidenziano che il ragazzo è un centrale e non un'ala. Nella ripresa si accentra in appoggio a Zanetti. Lavoro oscuro ma, globalmente, redditizio.
Nedved 5,5 Si fa notare soltanto in occasione del rigore procurato in avvio di ripresa. Coglie tutta l'ingenuità di Cicinho. Si sacrifica in copertura ma regala poche emozioni, anche nelle ripartenze.
Del Piero 6 E' tatticamente prezioso a ridosso delle due punte. Perfetto nel costruire l'azione del primo gol bianconero. Sfiora il raddoppio con una punizione di poco alta sulla traversa. Grave l'errore dal dischetto. Tira davvero male dopo una rincorsa lunghissima (atipica per lui). (Palladino ng Grintoso, cerca di rendersi utile negli ultimi minuti di gioco).
Iaquinta 8 E' il vero protagonista della gara. Sostiene la squadra nell'arco dell'intera partita. Corre, lotta, ruba palla, costruisce. Assicura centimetri preziosi per le ripartenze ed in area di rigore. Uomo assist e goleador. Emoziona per l'impegno e la bravura. Il cross per Re David è perfetto, l'incornata del pareggio straordinaria.
Trezeguet 7 Giocatore immenso. Un'unica palla giocabile, solita rete da campione. Sale a quota 100 in serie A.

TREZEGOL A QUOTA 100



Tutti i 100 gol di David Trezeguet in Serie A.

21/10/00
Milan-Juventus
2-2 (1)
05/11/00
Reggina-Juventus
0-2 (2)
26/11/00
Juventus-Verona
2-1 (1)
03/12/00
Inter-Juventus
2-2 (1)
17/12/00
Lecce-Juventus
1-4 (1)
14/01/01
Juventus-Bologna
1-0 (1)
11/05/01
Fiorentina-Juventus
1-3 (1)
20/05/01
Bologna-Juventus
1-4 (2)
27/05/01
Juventus-Perugia
1-0 (1)
10/06/01
Vicenza-Juventus
0-3 (2)
17/06/01
Juventus-Atalanta
2-1 (1)
26/08/01
Juventus-Venezia
4-0 (2)
09/09/01
Atalanta-Juventus
0-2 (1)
04/11/01
Verona-Juventus
2-2 (1)
18/11/01
Juventus-Parma
3-1 (2)
01/12/01
Juventus-Perugia
2-0 (1)
16/12/01
Juventus-Piacenza
2-0 (1)
19/12/01
Fiorentina-Juventus
1-1 (1)
23/12/01
Brescia-Juventus
0-4 (1)
13/01/02
Venezia-Juventus
1-2 (1)
20/01/02
Juventus-Atalanta
3-0 (2)
03/02/02
Juventus-Lecce
3-0 (1)
16/02/02
Juventus-Fiorentina
2-1 (1)
24/02/02
Torino-Juventus
2-2 (1)
03/03/02
Juventus-Bologna
2-1 (1)
09/03/02
Inter-Juventus
2-2 (1)
30/03/02
Juventus-Lazio
1-1 (1)
07/04/02
Perugia-Juventus
0-4 (1)
28/04/02
Juventus-Brescia
5-0 (3)
05/05/02
Udinese-Juventus
0-2 (1)
12/01/03
Juventus-Reggina
5-0 (1)
19/01/03
Chievo-Juventus
1-4 (3)
08/02/03
Juventus-Empoli
1-0 (1)
09/03/03
Udinese-Juventus
0-1 (1)
15/03/03
Juventus-Modena
3-0 (1)
10/05/03
Juventus-Perugia
2-2 (1)
24/05/03
Juventus-Chievo
4-3 (1)
31/08/03
Juventus-Empoli
5-1 (2)
14/09/03
Chievo-Juventus
1-2 (1)
05/10/03
Juventus-Bologna
2-1 (1)
26/10/03
Juventus-Brescia
2-0 (1)
09/11/03
Juventus-Udinese
4-1 (1)
22/11/03
Modena-Juventus
0-2 (1)
21/12/03
Lecce-Juventus
1-1 (1)
18/01/04
Juventus-Siena
4-2 (1)
25/01/04
Empoli-Juventus
3-3 (3)
28/03/04
Juventus-Modena
3-1 (2)
10/04/04
Juventus-Lazio
1-0 (1)
25/04/04
Juventus-Lecce
3-4 (1)
12/09/04
Brescia-Juventus
0-3 (1)
19/09/04
Juventus-Atalanta
2-0 (2)
22/09/04
Sampdoria-Juventus
0-3 (1)
23/01/05
Juventus-Brescia
2-0 (1)
08/05/05
Milan-Juventus
0-1 (1)
22/05/05
Livorno-Juventus
2-2 (1)
29/05/05
Juventus-Cagliari
4-2 (2)
28/08/05
Juventus-Chievo
1-0 (1)
11/09/05
Empoli-Juventus
0-4 (2)
02/10/05
Juventus-Inter
2-0 (1)
26/10/05
Juventus-Sampdoria
2-0 (1)
29/10/05
Milan-Juventus
3-1 (1)
06/11/05
Juventus-Livorno
3-0 (1)
19/11/05
Roma-Juventus
1-4 (2)
27/11/05
Juventus-Treviso
3-1 (1)
04/12/05
Fiorentina-Juventus
1-2 (1)
11/12/05
Juventus-Cagliari
4-0 (2)
17/12/05
Lazio-Juventus
1-1 (1)
21/12/05
Juventus-Siena
2-0 (1)
29/01/06
Ascoli-Juventus
1-3 (3)
18/03/06
Livorno-Juventus
1-3 (2)
22/04/06
Juventus-Lazio
1-1 (1)
30/04/06
Siena-Juventus
0-3 (1)
14/05/06
Reggina-Juventus
0-2 (1)
25/08/07
Juventus-Livorno
5-1 (3)
02/09/07
Cagliari-Juventus
2-3 (1)
23/09/07
Roma-Juventus
2-2 (1)

giovedì 13 settembre 2007

ATLETICA LEGGERA: RECORD DEL MONDO


Dati aggiornati al 9 settembre 2007
"M " Record Maschile
"F" Record Femminile

Per la maratona fino al primo gennaio 2004 si parlava di miglior tempo mondiale e non di record del mondo. Le discipline contrassegnate da (*) non sono discipline olimpiche.
I 3000 m femminili sono stati disciplina olimpica in passato ma sono stati sostituiti dai 5000 m.


100 m

M 9"74 Asafa Powell - Rieti 9 settembre 2007
F 10"49 Florence Griffith-Joyner - Indianapolis 16 luglio 1988

200 m

M 19"32 Michael Johnson - Atlanta 1 agosto 1996
F 21"34 Florence Griffith-Joyner - Seul 29 settembre 1988

400 m

M 43"18 Michael Johnson - Siviglia 26 agosto 1999
F 47"60
Marita Koch - Camberra 6 ottobre 1985

800 m

M 1'41"11 Wilson Kipketer - Colonia 24 agosto 1997
F 1'53"28 K
armila Kratochvilova - Monaco di Baviera 26 luglio 1983

1500 m

M 3'26"00 Hicham El Guerrouj - Roma 14 luglio 1998
F 3'50"46
Qu Yunxia - Pechino 11 settembre 1993

Miglio (*)

M 3'43"13
Hicham El Guerrouj - Roma 7 luglio 1999
F 4'12"56
Svetlana Masterkova - Zurigo 14 agosto 1996

2.000 m (*)

M 4'44"79
Hicham El Guerrouj - Berlino 7 settembre 1999
F 5'25"36
Sonia O'Sullivan - Edimburgo 8 luglio 1994

3.000 m (*)

M 7'20"67
Daniel Komen - Rieti 1 settembre 1996
F 8'06"11
Wang Junxia - Pechino 13 settembre 1993

5.000 m

M 12'37"35 Kenenisa Bekele - Hengelo 31 maggio 2004
F 14'16"63
Meseret Defar - Oslo 15 giugno 2007

10.000 m

M 26'17"53 Kenenisa Bekele - Bruxelles 26 agosto 2005
F 29'31"78
Wang Junxia - Pechino 8 settembre 1993

Maratona

M 2h04'55" Paul Tergat - Berlino 28 settembre 2003
F 2h15'25"
Paula Radcliffe - Londra 13 aprile 2003

100 m ostacoli

disciplina solo femminile
12"21
Yordanka Donkova - Stara Zagora 20 agosto 1988

110 m ostacoli

disciplina solo maschile
12"88 Xiang Liu - Losanna 11 luglio 2006


400 m ostacoli

M 46"78 Kevin Young - Barcellona 6 agosto 1992
F 52"34
Yulia Pechonkina - Tula 8 agosto 2003

3000 m siepi

M 7'53"63 Saif Saaeed Shaheen - Bruxelles 3 settembre 2004
F 9'01"59
Gulnara Samitova - Heraclion 4 luglio 2004

Staffetta 4x100 m

M 37"40 M. Marsch, L. Burrell, D. Mitchell, C. Lewis - Barcellona 8 agosto 1992
ex-aequo J. Drummond, A. Cason, D. Mitchell, L. Burrell - Stoccarda 21 agosto 1993
F 41"37 S. Gladish, S. Rieger, I. Auerswald, M. Goehr - Camberra
6 ottobre 1985

Staffetta 4x400 m

M 2'54"20 J. Young, A. Pettigrew, T. Washington, M. Johnson- Uniondale 22 luglio 1998
F 3'15"17 T. Ledovskaya, O. Nazarova, M. Pinigina, O. Bryzgina- Seul
1 ottobre 1988

20km marcia

M 1h17'21 Jefferson Perez - Parigi 23 agosto 2003
F 1h25'41
Olimpiada Ivanova - Helsinki 7 agosto 2005

50km marcia

disciplina solo maschile
3h35'47 Nathan Deakes - Geelong 2 dicembre 2006

Salto in alto

M 2,45 m Javier Sotomayor - Salamanca 27 luglio 1993
F 2,09 m
Stefka Kostadinova - Roma 30 agosto 1987

Salto con l'asta

M 6,14 m Sergei Bubka - Sestriere 31 luglio 1994
F 5,01 m
Yelena Isinbayeva - Helsinki 12 agosto 2005

Salto in lungo

M 8,95 m Mike Powell - Tokio 30 agosto 1991
F 7,52 m
Galina Chistyakova - Leningrado 11 agosto 1988

Salto triplo

M 18,29 m Jonathan Edwards - Goteborg 7 agosto 1995
F 15,50 m
Inessa Kravets - Goteborg 10 agosto 1995

Getto del peso

M 23,12 m Randy Barnes - Westwood 20 maggio 1990
F 22,63 m
Natalya Lisovskaya - Mosca 7 giugno 1987

Lancio del disco

M 74,08 m Jürgen Schult - Neubrandenburg 6 giugno 1986
F 76,80 m
Gabriele Reinsch - Neubrandenburg 9 luglio 1988

Lancio del martello

M 86,74 m Yuriy Sedykh - Stoccarda 30 agosto 1986
F 78,61 m
Tatiana Lysenko - Sochi 26 maggio 2007

Lancio del giavellotto

M 98,48 m Jan Zelezny - Jena 25 maggio 1996
F 71,70 m
Osleidys Menendez - Helsinki 14 agosto 2005

Eptathlon

disciplina solo femminile
7291 punti
Jackie Joyner-Kersee - Seul 24 settembre 1988

Decathlon

Disciplina solo maschile
9026 punti Roman Šebrle - Goetzis 27 maggio 2001



mercoledì 12 settembre 2007

NICOLA GRATTERI - FAUSTO BERTINOTTI 3-0

a W l'Italia in diretta

"(....) Le autovetture destinate ai servizi di scorta del personale della Procura di Reggio Calabria rischiano di fermarsi ogni 48 ore. Hanno un chilometraggio in media superiore ai 200.000 Km, come del resto gli altri veicoli messi a disposizione dallo Stato alle strutture che operano in Calabria per combattere la malavita organizzata (...)".

"(....) Spesso sento affermare che la gente di Calabria non ha reagito all'attacco della'ndrangheta, rimanendo "passiva" a differenza ad esempio della popolazione siciliana che, in occasione delle stragi del '92 (Falcone e Borsellino), si sollevò.

Ebbene, ciò è assolutamente falso. I calabresi hanno reagito, ampiamente protestato ...ma se in occasione degli eventi drammatici di Palermo lo Stato - perchè costretto - reagì con una immediata legislazione antimafia, dopo le stragi di Calabria nessun intervento normativo è intervenuto. Il legislatore italiano, nell'ultimo ventennio, non ha formito alcuno strumento utile al lavoro dei magistrati, depotenziando l'asse legislativo che aveva permesso una lotta concreta alla criminalità organizzata"(...).

"(...) Per sconfiggere la 'ndrangheta è necessario che vengano modificati 10-15 articoli del Codice di Procedura Penale. Qui invece sento parlare soltanto di indulto, quando invece con delle modifiche normative semplici ed accurate si potrebbe ridurre la potenza delle cosche mafiose dell'80%. Spero almeno che si stiano costruendo nuove carceri, altrimenti tra meno di cinque anni saremo nuovamente qui a commentare un altro provvedimento di indulto. (...)".


E' il parere deluso ed autorevole di Nicola Gratteri, sostituto procuratore presso la Procura della Repubblica di Reggio Calabria, espresso ieri sera nel corso del programma di Iacona in diretta su Rai 3.

Il noto magistrato calabrese, da tempo in prima linea nella difficilissima lotta alla 'ndrangheta, esprime il proprio disappunto nei confronti di un mondo politico assente, distante dal reale dramma che ogni giorno si consuma nei territori maggiormente soggetti all'arroganza malavitosa.

Il presidente della Camera Fausto Bertinotti, presente alla trasmissione (indignato dall'accusa rivolta da Gratteri), si impegna in una strenua difesa della classe politica italiana: "Sono stanco di sentire parlare in termini negativi della politica. Esistono politici collusi, magistrati collusi, giornalisti collusi, ma anche ottimi politici che, in Calabria, come in Sicilia lottano ogni giorno per sconfiggere la criminalità organizzata".
Ma Gratteri, per nulla intimidito, precisa: "Servono nuove leggi, non convegni, signor Presidente!".
"Questo è un convegno e lei è presente", ribatte Bertinotti.
"Ma io prima ho lavorato", ricorda Gratteri. "In quanto a lavoro io non sono secondo a nessuno", replica Bertinotti, che poi afferma: "Non condivido questo attacco sconsiderato all'indulto. Quando la richiesta di clemenza arrivò, in passato, da Giovanni Paolo II venne accolta da tutti con grande commozione".

L'evidente imbarazzo del conduttore Iacona viene attenuato soltanto nel finale da Bertinotti che, con grave ritardo, esprime (apparente) stima al magistrato calabrese: "Lei lavora bene e mi può insegnare quanto sia labile il confine tra buona e cattiva politica, ma non sono d'accordo con lei sull'indulto, credo invece che le nuove leggi che lei invoca non vadano a cozzare con l'indulto che è solo un atto di clemenza".

Nicola Gratteri, ogni mattina, rischia la vita nella propria terra per combattere la collusione tra politica e mafia. E' un po' il Falcone di Calabria.

I mezzi a disposizione sono vergognosamente inadeguati. La denuncia di incredibili carenze di strumenti e di uomini per combattere la 'ndrangheta è stata più volte ribadita.

Speriamo non rappresenti un nuovo "morto che cammina".




martedì 4 settembre 2007

MONDIALI DI ATLETICA LEGGERA



Antonietta Di Martino argento a quota 2,03


3 Settembre 2007. Straordinaria impresa di Antonietta Di Martino nella finale di salto in alto ai Mondiali di Osaka. La 29enne azzurra, malgrado l'infortunio patito poche settimane addietro, conquista una magnifica medaglia d'argento con la misura di 2,03, alle spalle della inarrivabile croata Blanka Vlasic.
La ragazza di Cava dei Tirreni (Sa), che l'8 Giugno scorso aveva cancellato dopo quasi 30 anni lo storico primato italiano di Sara Simeoni, si è ripetuta con la medesima misura dopo una gara emoziante e di altissimo livello tecnico. Numerose le avversarie di valore in pedana.
Antonietta inizia la sua finale con un incredibile errore a quota 1.85. Ma poi reagisce, senza alcuna sbavatura, sino alla fatidica soglia dei 2 metri.
Dopo le eliminazioni "eccellenti" delle atlete svedesi Kajsa Bergqvist e Green e della belga Tia Hellebaut, alla misura di 2.03 si affrontano in cinque: la Vlasic supera l'asticella al primo tentativo con grande autorità; la russa Anna Chicherova al secondo salto, la Di Martino dopo un errore. Slesarenko e Savchenko sono, invece, fuori dalla gara.
A 2,05, dopo i tre tentativi a vuoto dell'azzurra e della Chicherova, computati gli errori complessivi, è sicuro l'argento italiano. Blanka Vlasic, già campionessa del mondo, dopo l'elegante salto a 2,05 non riesce a cancellare il primato iridato di Stefka Kostadinova, fallendo la gloria immensa a 2.10.



lunedì 3 settembre 2007

SERIE A: SECONDA GIORNATA DI CAMPIONATO


Vittoria di carattere della Juventus a Cagliari malgrado le gravi incertezze della difesa e dell’arbitro Tagliavento.
Tripletta della Roma all’Olimpico sul Siena.
Inter trascinata dal solito Ibrahimovic ad Empoli.


Splendida gara del Cagliari al S. Elia contro una Juventus che eccelle soltanto in grinta e carattere. Mediocre nel gioco, poco attenta in difesa, penalizzata da errori arbitrali, la squadra di Ranieri riesce ad acciuffare i tre punti per merito dei suoi senatori di maggiore classe, Buffon, Del Piero, Trezeguet e Camoranesi.
Gravi le amnesie del reparto difensivo bianconero, soprattutto nel gioco aereo. I due centrali juventini, Andrade e Criscito, risultano spesso confusi ed in ritardo. Le corsie laterali, poco assistite sia da Salihamidzic che da Chiellini, offrono ampie possibilità di attacco ai folletti sardi che imperversano con sorprendente facilità. Foggia, quasi sempre imprendibile, è il migliore in campo.
Deludente la prestazione del centrocampo, in cui brilla soltanto il dinamismo di Cristiano Zanetti e, nel secondo tempo, la classe pura e cristallina di Mauro German Camoranesi.
La pessima prestazione di Almiron - mai capace di condurre il gioco né di contrastare le folate avversarie - condiziona inevitabilmente l’intera manovra bianconera. Lenta e prevedibile. Sorprende, pertanto, il tardivo ingresso in campo di Nocerino.
L’attacco è poco assistito anche da Nedved, sempre estraneo alla manovra e mai decisivo, neppure in fase di impostazione.
Trezeguet, immenso campione, regala il solito lampo in area di rigore. Del Piero, a lunghi tratti opaco, è prontissimo in occasione della seconda rete, dopo aver sprecato una incredibile occasione costruita nel corso del primo tempo.

La partita in cifre

CAGLIARI-JUVENTUS 2-3 (0-0)
RETI: 9' s.t. Trezeguet, 11' e 36' s.t. Foggia (rigori), 31' s.t. Del Piero, 45' s.t. Chiellini
CAGLIARI: Fortin; Pisano (29' s.t. Ferri), Lopez, Bianco, Del Grosso; Foggia, Conti, Parola, Fini (34' s.t. D’Agostino); Larrivey, Matri (20' s.t. Acquafresca)
A disposizione: Koprivec, Canini, Budel, Biondini. Allenatore: Giampaolo

JUVENTUS: Buffon; Zebina, Andrade, Criscito (1' s.t. Legrottaglie), Chiellini; Salihamidzic (4' s.t. Camoranesi), Zanetti, Almiron (42' s.t. Nocerino), Nedved; Del Piero, Trezeguet
A disposizione: Belardi, Molinaro, Tiago, Palladino. Allenatore: Ranieri.
AMMONITI: 33' p.t. Zanetti, 36' p.t. Del Grosso, 44' p.t. Zebina, 17' s.t. Nedved, 28' s.t. Conti, 33' s.t. LegrottaglieESPULSI: 36' s.t. Zebina, 38' s.t. Del Grosso
ARBITRO: Tagliavento di Terni
ASSISTENTI: Pugiotto e Cariolato
QUARTO UOMO: Palanca


Le pagelle di Mumo Orsi

Buffon 8: Sontuoso. Non a caso migliore portiere al mondo. Fantastico il balzo felino che rende vano il colpo di testa di Bianco. Strepitoso, ma poco assistito dal fato, anche in occasione del primo rigore di Foggia. Classe, grinta ed esperienza per un reparto - a tratti - balbettante. Simbolo ed orgoglio della Juve, emoziona anche con le sue dichiarazioni al termine della gara. Placa con tutto il suo carattere l’ira di Zebina e Chiellini nei confronti del mediocre direttore di gara.
Zebina 4,5: Prestazione pessima. Spesso in difficoltà sulla fascia, non riesce ad impedire agli avversari di scorazzare sulla propria corsia. Mai propositivo in fase offensiva. Intervento scomposto in occasione del secondo calcio di rigore assegnato ai sardi. Esagera nelle proteste.
Andrade 5,5: Non è un campione, e neppure un ottimo giocatore. Poco preciso, spesso in ritardo, non riesce ad infondere sicurezza al reparto difensivo. In grave difficoltà soprattutto nel gioco aereo. Troppo falloso. Medesime carenze palesate anche nella gara contro il Livorno.
Criscito 5: Il ragazzo ha qualità non indifferenti ma pecca ancora troppo di ingenuità ed inesperienza. Grave la distrazione in occasione dell’affondo di Larrivey nel primo tempo. Deludente, come il centrale portoghese, anche nel gioco aereo. Non riesce a contrastare l’avversario di turno nell’anticipo di testa. Peccato. Al momento non appare pronto per un palcoscenico così importante. Meriterebbe un maestro di reparto più saggio di Andrade. (Le Grottaglie 6: Offre maggiori garanzie nel controllo delle palle alte rispetto ai due titolari di reparto. Ingiusto il rigore fischiato contro di lui. Potrà risultare importante per il prosieguo della stagione).
Chiellini 6: Regala il gol della vittoria in occasione dell’ultima azione offensiva bianconera, dimostrando tutto il suo carattere. Comprensibilmente esagitato in occasione dell’erronea segnalazione arbitrale che (inizialmente)regala un altro rigore ai padroni di casa. Perfetto, infatti, il suo intervento su Conti. Troppo imbarazzo, tuttavia, in fase di copertura sulla fascia. Foggia lo fa impazzire.
Salihamidzic 5: Impalpabile nel corso della prima frazione di gioco. Pochi minuti giocati nel secondo tempo a causa di un risentimento muscolare. La duttilità tattica la sua arma migliore.(Camoranesi 8: Il talento del campione di Tandil cambia la dinamica della gara indirizzandola a favore della Juve. Determinante in occasione di tutte le reti bianconere. Coraggiosa l’incursione in area sarda tramutata in oro da Trezegol; delizioso il pallonetto che permette a Del Piero di gonfiare la rete; preciso il traversone per l’urlo di Chiellini.
Almiron 4,5: Imbarazzante. Assente, sconclusionato, lento, poco lucido. Non riesce ad impostare il gioco né a contrastare le iniziative avversarie. Dovrebbe dettare i tempi della quadra. Diventarne il metronomo. Assolutamente deludente. (Nocerino n.g.: Pochi minuti per il giovane napoletano. Ranieri lo inserisce – incomprensibilmente - soltanto al termine della gara).
Zanetti C. 7: Lottatore mai domo. Regge - da solo - il centrocampo bianconero nel corso dell’intera partita. Tenta di sopperire anche all’assoluta inconsistenza del collega di reparto in fase di costruzione della manovra. Contrasta, corre, non si scompone. Al momento, senza dubbio, l’uomo più importante per l’asse centrale bianconero.
Nedved 5,5: Il vecchio leone di Cheb non regala una prestazione da (ex) pallone d’oro. Poco dinamico, spesso scompare dal gioco. Qualche errore di troppo anche in fase di ripartenza.
Del Piero 6: Poche magie. Nel primo tempo costruisce con furbizia e classe l’unica occasione da rete bianconera, ma spreca incredibilmente a porta sguarnita. Gol di rapina su splendida iniziativa di Camoranesi per il momentaneo 2-1. In ogni caso, il capitano.
Trezeguet 7: E’ Re David. Una sola occasione da rete, un gol. Insostituibile.
Le altre

Roma. Trascinata con classe ed eleganza da Aquilani (ottima prestazione impreziosita da uno splendido gol) la squadra capitolina si sbarazza dei toscani con un perentorio 3-0 (a segno anche Giuly e Totti). Qualche distrazione in fase difensiva, non sfruttata a dovere dall’attacco senese.

Inter. Ibrahimovic, solo lui. Il genio slavo di passaporto svedese firma una doppietta che permette ad un collettivo poco sicncronizzato di espugnare il campo di un buon Empoli. Mancini può finalmente sorridere.