venerdì 27 novembre 2009

MELO: IL MARCIO DEL CENTROCAMPO BIANCONERO


Felipe Melo, ancora una volta, anche nel corso dell'intera partita disputata a Bordeaux, ha evidenziato tutti i limiti tattici (e purtroppo anche tecnici) che lo contraddistinguono dal suo arrivo alla Juve.
Acquistato per rendere il nostro centrocampo solido ed, al contempo, tecnicamente prezioso, il brasiliano ha smentito e deluso tutte le aspettative.
E' evidente, infatti, ad oggi, la sua assoluta inutilità in mezzo al campo.
Formalmente indicato quale "nuovo" schermo difensivo di centrocampo davanti alla difesa, nonchè uomo capace di geometrie tali da permettere le ripatenze della squadra, il ragazzone ha dimostrato soltanto il nulla. Non rendendo all'altezza delle aspettative dei più e smentendo clamorosamente il cospicuo assegno sborsato al ridente Corvino.
Sino ad oggi Melo è risultato, infatti, pressocchè disastroso: lento, spesso lezioso, presuntuoso, assolutamente impreciso, sempre nervoso, sovente in ritardo nei contrasti. In moltissimi casi del tutto avulso dal gioco (dovrebbe esserne lui il fulcro), spaesato tatticamente.Per gli avversari, considerata la incapacità di posizionamentto in campo, risulta facilemnte scavalcato. Mai capace di velocizzare o, quantomeno, di dettare i tempi della squadra.
L'effimera dimostrazione di forza di Bergamo (gol bellissimo e prestazione attenta) ha illuso i suoi ferventi sostenitori, offuscando la realtà del campo: Melo, ad oggi, è meno produttivo del famigerato Poulsen (giocatore, in ogni caso, di modeste qualità).
E già questo ultimo semplice dato non può che risultare decisivo sulle sorti di Felipe.
E' evidente, dunque, che il rientro di Marchisio - accanto alla (ri)crescita di Sissoko - non potrà che determinare una scelta decisiva: la panchina per il centrocampista sudamericano (a prescindere dai moduli e dai numeri ad essi associati, a prescindere dalle nefandezze tattiche di Ciro Ferrara).

giovedì 12 novembre 2009

LA MEDIA GOL DI RE DAVID


TREZEGUET A QUOTA 167


David Trezeguet - con la rete del 5-2 siglata a Bergamo nella dodicesima giornata di campionato - raggiunge il mitico Omar Enrique Sivori nella prestigiosa classifica dei marcatori più prolifici della storia juventina.
Al bomber franco-algerino sarà, dunque, sufficiente soltanto un'altra rete per superare lo storico primato del campione argentino degli anni 50/60 e divenire, così, il cannoniere straniero con più gol all'attivo nel palmares di Madama.

lunedì 9 novembre 2009

SERIE A: DODICESIMA GIORNATA DI CAMPIONATO

ATALANTA - JUVENTUS 2-5
Camoranesi ancora determinante. Trezeguet, Melo e Diego completano l'opera

Le pagelle di Mumo Orsi
Buffon 6 In occasione del primo gol atalantino non è perfetto. Da lui ci si aspetta sempre il miracolo. Sulla seconda rete non può davvero nulla.
Caceres 5,5 Nel complesso non dispiace. L'insufficienza è dovuta al grossolano errore di posizione in occasione del gol di Valdes. Il laterale bergamasco lo infastidisce non poco per tutta la gara.
Cannavaro 6 E' fondamentale per la difesa bianconera. Per carisma ed esperienza.
Chiellini 6,5 Deciso, concreto, tosto. Si avventura anche in fase di attacco.
Grosso 6 La fase offensiva lo esalta. Pecca in più occasioni in quella di ripiegamento.
Camoranesi 8 Due reti splendide. Corsa, tecnica, visione di gioco, eleganza. Campione di caratura mondiale. La Juve non può prescindere da lui.
F. Melo 7 La migliore prestazione da quando veste la maglia bianconera. Non commette errori, smista bene il gioco, regala equilibrio e solidità al centrocampo. Il gol del momentaneo 3-1 è frutto di una sassata dai trenta metri letteralmente spaventosa.
Poulsen 6,5 Nessuna memorabile giocata. Molta concretezza.
Giovinco 5,5 Parte bene. Si spegne alla distanza. (De Ceglie 6 Conferisce maggiore solidità al centrocampo juventino)
Diego 6,5 La rete è pregevole. Classe allo stato puro. Ma il brasiliano, sotto il profilo del gioco e della continuità, non è ancora al top. Non è troppo preciso sui calci piazzati.
Trezeguet 7 Eguaglia Omar Sivori. 167 gol con la maglia bianconera. David dimostra, ancora una volta, tutte le proprie doti in area avversaria. Attaccante formidabile.

venerdì 6 novembre 2009

LA BANDA DEGLI ONESTI


VIERI: CALCIOPOLI CREATA DA MORATTI

I giocatori dell'Inter, sostiene Cristian Vieri, firmarono una clausola contrattuale in cui era sancito il divieto di rilevare "il piano Moratti-Telecom" finalizzato ad eliminare le squadre più forti del campionato, penalizzandole e/o escludendole dalla serie A.
Era questo, del resto, l'unico modo per dare vita al "ciclo Inter".
"Sono pronto a far vedere il documento, tutti sapevano, sono stato ingannato perchè spiato telefonicamente; non riesco a tenere dentro queste cose" - dichiara Bobo -, che continua: " il 70% del contratto (ingaggio) veniva pagato dall'Inter, mentre il 30% da Telecom, azienda per la quale mi fecero fare da testimonial per una campagna pubblicitaria. Il tutto allo scopo di pagare meno tasse. Di questa questione ne ho parlato soltanto con il signor Ghelfi dell'Inter, concordando il tutto con lui. Mi dispiaceva per la Juventus perchè ho affetti con loro, lo stesso per il Milan, ma credevo di fare del bene al mio presidente che come doppie personalità ne ha da vendere".
E' stata ascoltata anche la fidanzata del calciatore, Melissa satta: "Quando la notizia uscì sui giornali nel settembre 2006 Bobo faticava a dormire preso dall'ansia e dalla preoccupazione, fino a dover consultare uno psiicologo. Da allora esce poco e ha sempre l'ansia di essere seguito. Abbiamo, in passato, pensato addirittura di ingaggiare una guardia del corpo, ma poi la fede gli ha dato la forza di ammettere tutto. Il vero motivo per imbrogliare Moggi, la Juve, la Fiorentina...ora non c'è più ragione per fingere".
Soddisfatto il procuratore di Bobo Vieri, l'Avv. Danilo Bongiorno: "C'è grande sddisfazione. Ora dovremo valutare attentamente gli atti penali acquisiti in questa causa, dove sono emersi fatti gravi che potrebbero portare anche alla riapertura del processo disciplinare. Ci rivarremo anche davanti alla giustizia sportiva. In questo caso, gli scudetti tornerebbero al loro posto. L'Inter sarà declassata da tuttio ciò vinto finora e finalmente si farà chiarezza su chi è davvero Massimo Moratti e non solo."

mercoledì 4 novembre 2009

CHAMPIONS LEAGUE: QUARTA GIORNATA

Maccabi Haifa - Juventus 0-1
Camoranesi decisivo

E' l'uomo di Tandil - perfetto connubio di classe e concretezza - a regalare la vittoria in terra israeliana. La squadra di Ferrara può, dunque, tornare a sorridere dopo le scelleratezze di campionato e conquistare tre punti decisivi per il superamento della fase iniziale a gironi. La Juve, tuttavia, non incanta la platea. Dopo il vantaggio di Camoranesi, ottenuto in chiusura di prima frazione, infatti, si limita essenzialmente a controllare la gara. Non senza alcuni patemi. Soltanto la pochezza della squadra avversaria aiuta il compito dei bianconeri, apparsi in ogni caso in timida ripresa. La gara si dipana, tuttavia, per tutti i novanta minuti con ritmi lenti e monotoni. In tale contesto appare più luminosa, rispetto al recente passato, la capacità tecnica di Diego, sino ad oggi manifestatasi soltanto ad intermittenza. Buona la prestazione del redivivo Caceres, preferito a Grygera sull'out difensivo di destra. Deludono, come sempre, Tiago, Poulsen e Grosso. Insufficiente anche F. Melo. Amauri è il solo a reggere l'attacco, considerato il modulo scelto da Ferrara. Il brasiliano corre e si dimena, ma sciupa incredibilmnte due nitide occasioni da rete su altrettanti, invitanti assit di Diego. La difesa non convince pienamente, soprattutto nel gioco aereo. E' monumentale soltanto Buffon. Decisivo, nel primo tempo, nell'impedire il possibile vantaggio dei padroni di casa.

Le pagelle di Mumo Orsi

Buffon 7 Fondamentale, ancora una volta.

Caceres 6,5 Dinamico e determinato in fase difensiva, prezioso anche in attacco. Pregevole l'assit per il gol di Camoranesi.

Legrottaglie 6 Sicuro. Sufficientemente preciso.

Chiellini 6 Non appare il gladiatore di sempre. In ogni caso, concede poco agli avversari. Preoccupano alcune titubanze sulle palle alte.

Grosso 5 Prestazione opaca. Poco attento in ripiegamento, inconsistente anche in fase propositiva.

Poulsen 5 Può offrire poco alla squadra, considerati i limiti tenici.

F. Melo 5,5 Intercetta un buon numero di palloni. Ma quanti errori di tocco. E' un film già visto.

Tiago 5 Non copre a dovere sul settore di competenza, non crea mai superiorità a centrocampo. Assolutamente inutile. (De Ceglie 5 Non è ancora all'altezza del compito. Poco concreto, spesso in difficoltà in fase difensiva).

Camoranesi 6,5 Determinante, classe allo stato puro. Il gol è bellissimo. Cala visibilmente nella ripresa.

Diego 7 I lenti ritmi da tango argentino lo esaltano. Sguscia e lotta. Splendio il cambio di gioco per Caceres da cui scaturisce il vantaggio bianconero. Perfetti gli assit-gol mal gestiti da Amauri.

Amauri 5 Spreca tutto in attacco. Appare molto nervoso. Ingiustificabile la reazione, nei confronti della panchina, al momento della sostituzione. (Trezeguet n.g. Pochi minuti in finale di gara)

La classifica del Girone A

Bordeaux 10

Juventus 8

Bayern Monaco 4

Maccabi Haifa 0

martedì 3 novembre 2009

SERIE A: UNDICESIMA GIORNATA DI CAMPIONATO

JUVENTUS - NAPOLI 2-3
Lacreme Napulitane

La squadra di Ciro Ferrara - dopo l'esaltante, ma effimera, vittoria ottenuta sulla Sampdoria - ripropone tutti i dubbi tecnico-caratteriali già manifestati nel recente passato, naufragando miseramente sul proprio terreno di gioco al cospetto di un Napoli grintoso e mai domo.
La Juventus - seppur padrona del campo per oltre 50 minuti - conferma, infatti, tutte le proprie ambiguità strutturali depauperando il doppio, illusorio vantaggio scaturito dal bellissimo gol di testa di Trezeguet (al minuto 34 su perfetto il cross di Grygera), e dal successivo, rapace raddoppio di Giovinco in apertura di ripresa (al minuto 9, dopo grave errore di Contini).
La gara - apparentemente chiusa dopo il momentaneo 2-0 del folletto torinese - si riapre, infatti, proprio a causa delle gravi incertezze tattiche palesate dai bianconeri.
La Juve - è questo il dato più allarmante - malgrado il doppio vantaggio, si scompone con estrema ingenutà, concedendo spazi enormi agli avversari, senza ragione alcuna.
Mazzarri, dal suo canto, manda in assoluta confusione Ferrara inserendo in campo Datolo.
L'argentino - buon giocatore ma, di certo, non campione di fama mondiale - fa letteralemente impazzire la fascia destra juventina che, orfana di Camoranesi (brutto infortunio al capo nel primo tempo), è nelle mani - o meglio, nei piedi maldotati - dell'improponibile Grygera.
Il tecnico juventino non coglie il nuovo pericolo tattico, osservando lo scempio senza intervenire.
La prima rete napoletana - è davvero paradossale - si concretizza addirittura su contropiede.
E' il minuto 14 del secondo tempo: la Juve perde banalmente palla a centrocampo. Grygera è assolutamente fuori posizione, oltre che lentissimo in fase di ripiegamento; Felipe Melo vaga in mezzo al campo tentando, leziosamente, di stoppare il rilancio avversario con improbabile "tacco"; Grosso latita sulla propria fascia.
Per Hamsik è, dunque, davvero molto semplice incunearsi nella difesa bianconera e trafiggere l'incolpevole Buffon.
Il successivo, momentaneo pareggio napoletano, scaturisce da ulteriore ingenuità della difesa torinese. E' il minuto 20 della ripresa: Denis, a seguito dell'angolo battuto da Hamsik, salta indisturbato al centro dell'area piccola. Chiellini e Cannavaro si intravedono soltanto in lontananza.
Il solo Tiago tenta un improbabile e scomposto contrasto "dal basso".
Buffon si oppone in prima battuta, ma nulla può sul tocco finale, sotto porta, dell'indeminiato Datolo.
Il vantaggio finale dei campani assume poi, al successivo minuto 37, connotati grotteschi (per i bianconeri, si intende).
Il gol scaturisce da fulminea ripartenza napoletana dopo un calcio d'angolo malamente battuto da Giovinco.
L'azione è un film già visto.
Datolo, indisturbato, spinge sulla fascia destra, senza opposizione alcuna. Il centrocampo juventino è praticamene inesistente, falcidiato dall'assenza (nota) di Sissoko, dall'infortunio in corsa di Camoranesi, dal vuoto tattico del solito, insufficiente Felipe Melo e dalle inopportune sostituzioni operate da Ferrara.
Poulsen è, infatti, in panchina, per far posto in campo all'evanescente Amauri (poi espulso). De Ceglie subentra a Giovinco senza alcun beneficio per la Juve.
La difesa bianconera, assolutamente scomposta, è del tutto sguarnita. Tiago - improvvisatosi terzino sinistro (Grosso è ancora in area avversaria) è oltremodo imbarazzante nel goffo ed impacciato tentativo di ribattere il cross avversario.
Hamsik, ancora una volta indisturbato, non può che approfittarne con classe e destrezza.

Le pagelle di Mumo Orsi

Buffon 6 Incolpevole sulle reti partenopee, assiste impotente allo scempio dei compagni.
Grygera 4,5 Pregevole soltanto il cross che Trezeguet tramuta in gol. Per tutto il testo, serata da incubo. Rende Datolo, per un giorno, erede di Maradona.
Cannavaro 5 Risente dell'errato assetto del cantrocampo, ma è colpevolemente assente sui calci piazzati. Denis lo grazia in due occasioni nel primo tempo. Poi, per il Napoli è festa.
Chiellini 5 Come Cannavaro.
Grosso 4,5 In gravissima difficoltà in fase di ripiegamento, spesso fuori posizione, sempre sbilanciato in attacco. La sua porzione di campo, in area bianconera, è costantemente vuota.
Camoranesi 7 Perfetto sino alla sostituzione forzata. Campione assoluto. (Tiago 4,5 Irritante per lentezza ed inconsistenza. Non chiude mai a dovere a centrocampo, facilitando Datolo nel ridicolazzare Grygera. Quasi comico in occasione della terza rete campana. Ma, di certo, non compete al portoghese surrogarsi nel ruolo di difensore ed addirittura di terzino sinistro).
F. Melo 4 Inquietante. Ancora una volta, la Juve risente delle amnesie tattiche del brasiliano. L'uomo da 25 milioni di euro non funge nè da schermo protettivo della difesa, nè da metronomo. Il primo tempo illude i suoi estimatori. Poi scompare drammaticamente. E' lento e lezioso nelle ripartenze. Spesso corre a vuoto in mezzo al campo. Patetico il tentativo di stoppare, addirittura di tacco, il rilancio napoletano da cui scaturisce il primo gol di Hamsik. Nel gesto c'è tutto il marcio dimostrato sino ad oggi. Presunzione ed inutilità.
Poulsen 5,5 Non dispiace, come tutti i compagni, sino al primo gol del Napoli. Poi si perde. Nel complesso uno dei migliori, ed è tutto dire. (Amauri 4 Entra a gara conclusa e si fa espellere).
Giovinco 6 Prezioso in attacco. Lesto e chirurgico nell'approffitare dell'errore di Contini per il momentaneo 2-0. Inconsistente in fase di contenimento (De Ceglie 5 Nulla crea e nulla distrugge).
Diego 5 Buon inizio. Poi assolutamente effimero. Nel momento topico della gara si nasconde, abbandonando il resto della squadra.
Trezeguet 6,5 Trasforma in rete stupenda il cross di Grygera. Si muove bene in attacco per l'intera gara. Un po come ai vecchi tempi. Poi si spegne con l'intera squadra.
Ferrara 4 Entra in assoluta confusione dopo l'ingresso di Datolo. Incapace di cambiare in corsa l'assetto della squadra, malgrado le palesi difficoltà manifestate dai suoi giocatori dopo la mossa tattica di Mazzarri. Contraddittorio nelle sostituzioni operate: sul 2-2 smembra il centrocampo inserendo Amauri al posto di Poulsen; successivamente, sul 2-3 ritorna sui suoi passi inserendo De Ceglie per Giovinco.

martedì 27 ottobre 2009

SERIE A: DECIMA GIORNATA GIORNATA DI CAMPIONATO

Juventus - Sampdoria 5-1
Bianconeri devastanti

La scintilla tanto attesa da Gigi Buffon è finalmente scoccata.
La Juve di ieri sera è stata pressochè perfetta.
Disciplinata tatticamente (era ora), attenta in tutti i reparti, micidiale in fase realizzativa.
La Samp - indicata da tutti come la vera sorpresa del campionato - poco ha potuto contro una squadra ritornata, almeno per una sera, ai livelli di inizio stagione.
Il modulo 4-2-3-1, riproposto da Ferrara, appare più coerente e maggiormente compatibile -rispetto al famigerato rombo - con l'attuale condizione tecnico fisica dei giocatori a disposizione.
Le lacune minifestate nella gara di Coppa contro il Maccabi Haifa, sono improvvisamente svanite.
La difesa è compatta e priva di sbavature. Nulla concede all'avversario, salvo il bel gol del solito Pazzini. Chiellini, gladiatorio e goleador, è ancora una volta decisivo.
Cannavaro regala scampoli sontuosi, annullando Cassano con estrema semplicità. A dire il vero è in leggero ritardo in occasione del momentaneo 4-1 doriano, ma - a ben vedere - la sbavatrua trova origine nell'errore di Grosso.
E', infatti, il laterale campione del mondo che - nel perdere banalmente palla nei pressi dell'area -regala il cross da cui scaturisce il colpo di testa del "Pazzo".
Grygera non è mai in difficoltà, neppure sull'ex loco madrileno; Grosso - salvo quanto sopradetto - risulta sempre importante, anche in fase propositiva.
Splendido il suo fendente da fuori area che al minuto 57' sfiora l'incrocio di Castellazzi.
Il rientro di Sissoko - come prevedibile - rende il centrocampo più equilibrato e davvero arrembante sotto il profilo agonistico.
F. Melo, meno svagato del solito, finalmente non dispiace facendosi apprezzare soprattutto in fase di interdizione.
L'utilizzo dei tre fantasisti Camoranesi, Diego e Giovinco, dietro la punta solitaria, Amauri, risulta determinate.
La manovra è, infatti, fluida, rapida; a tratti molto brillante. Il ritmo di gioco elevato.
Il campione di Tandil è devastante. Preciso nei tempi di gioco, tecnicamente sopraffino, imprendibile per gli avversari. Corre, lotta, inventa, segna.
Giovinco, preziosissimo nelle ripartenze, umilia spesso i difensori blucerchiati costringendoli, in molte occasioni, al fallo sistematico. Il sistema di gioco di ieri sera esalta le sue potenzialità.
Diego orchestra il gruppo con saggezza ed armonia.
Esemplare, in tal senso, l'azione che porta la Juve sul momentaneo 3-0: Grosso spinge a dovere sull'out di competenza, Diego smista rapidamente la palla, Giovinco si incunea a dovere sulla fascia proponendo un preciso rasoterra in area avversaria; il movimento centrale di Amauri attrae su di sè intera difesa doriana, Camoranesi è perfetto nella realizzazione, con tocco delizioso sotto porta.
La rete ricorda molto quella - di certo più nota - realizzata da Rivera in occasione del mitico 4-3 in Italia-Germania di Messico 70.
L'impatto tecnico-agonistico di Amauri sull'intera prestazione è fenomenale.
Non soltanto per la doppietta realzzata (splendida, soprattutto, l'incornata in occasione del suo secondo gol), ma anche per l'enorme movimento profuso.
Il brasiliano - addirittua febbricitante - regge da solo l'attacco, facendo "risalire" la squadra con estrema continuità.
Ritorna al gol anche Trezeguet.
Re David - subentrato proprio ad Amauri in finale di gara - dopo aver sciupato una nitida occasione, realizza di testa il definitivo 5-1, su ottimo assit di Grosso.
La Juve ammirata contro la squadra di Del Neri può spaventare chiunque.
Si attende, adesso, la continuità di risultati necessaria per ambire a traguardi consoni al blasone bianconero ed alle attese dei tifosi.

Le pagelle di Mumo Orsi

Buffon 6 Serata tranquilla. Importante, nel primo tempo, l'uscita su Ziegeler con risultato ancora fermo sullo 0-0. Un solo tiro in porta. Pazzini è bravissimo. Il miracolo di Gigi, questa volta, non c'è.
Grygera 6 Puntuale, attento. Anche quando Del Neri cerca di far orbitare Cassano dalle sue parti. Ovviamente non è la tecnica il suo punto di forza.
Cannavaro 6,5 La superiorità su Cassano è imbarazzante, per il barese. Anticipi secchi, contrasti perfetti. Da leader campione del mondo. Peccato per il leggero ritardo in occasione del gol di Pazzini. Ma il vero erorre è di Grosso.
Chiellini 7,5 Insieme a Buffon e Camoranesi è l'uomo più importante e decisivo dell'attuale Juve. In difesa è un muro, in attacco goleador. Lo spirito è da vincente.
Grosso 6,5 Bella prestazione. Puntuale in fase di attacco, ottimo il cross per il 5-1 di Trezegol. Il suo tiro, al 57', meriterebbe il gol. Pecca in occasione del momentaneo 4-1 di Pazzini.
Camoranesi 7,5 Sontuoso. Corre, lotta, incanta. Imprendibil per gli avversari. Il gol è bellissimo. La tecnica è da campione assoluto.
Sissoko 7 Il suo rientro è decisivo per le dinamiche del centrocampo bianconero (Poulsen 6 Senza infamia e senza lode).
F. Melo 6,5 Finalmente commette pochi errori. E' più disciplinato tattticamente. La presenza di Sissoko lo aiuta molto nel mantenere più correttamente la posizione in campo. Molto importante in fase di interdizione (De Ceglie 6 Tanta corsa)
Giovinco 7 Il nuovo modulo lo esalta. Il ragazzo ne approfitta alla perfezione. Brillante, rapido, fantasioso. Carattere e tecnica. Assit da favola.
Diego 7 Dirige l'orchestra con tempi e metodi perfetti. Alla sua bella prestazione manca soltanto il gol.
Amauri 8 Doppietta decisiva. Splendido nel gioco aereo. Perfetto nei movimenti di attacco(Trezeguet 6,5. David segna sempre. Ma non è ancora infallibile come ai bei tempi).

mercoledì 21 ottobre 2009

CHAMPIONS LEAGUE: TERZA GIORNATA

Juventus - Maccabi Haifa 1-0
Un manipolo di tignosi giovanotti israeliani, di verde vestiti, conferma tutti i limiti e le gravi incertezze manifestate - nel corso delle ultime gare - dalla squadra di Ciro Ferrara.
Il Maccabi Haifa spaventa i bianconeri sin dalle primissime battute dell'incontro, esaltando - qualora ve ne fosse ancora bisogno - le doti atletiche e tecniche di Gianluigi Buffon, senza dubbio uomo migliore in campo.
E' proprio il portiere campione del mondo, infatti, ad impedire al 1' minuto di gioco il vantaggio degli ospiti, dopo uno svarione difensivo di Cannavaro.
Così come, in pieno recupero di finale di gara, è sempre il numero uno juventino ad assicurare i tre punti ai padroni di casa, impedendo il pareggio avversario.
Non suscita, dunque, gli effetti sperati - sotto il profilo del gioco - il cambio di modulo operato dall'allenatore bianconero che decide di abbandonare il blaterato "rombo", optando per un inedito (quantomeno per la Juve) 4-2-3-1, con Sissoko e F.Melo davanti alla difesa ed il trio Diego, Giovinco, Camoranesi a ridosso dell'unica punta, Trezeguet.
Sconfortante anche la prestazione dell'intero reparto difensivo: Zebina, infortunatosi nel corso della prima frazione di gara, gioca poco e male. Il suo sostituto, Caceres, è sempre spaesato ed in estrema difficoltà, malgrado non debba confrontarsi con avversari di spessore ma correre al cospetto di meri carneadi del gioco del pallone.
Non convince neppure la coppia centrale: Cannavaro incorre in numerosi errori; Chiellini si segnala in positivo soltanto per il gol della vittoria ed il coraggio nei contrasti.
Grosso è, invece, il solo uomo pimpante, soprattutto in fase propositiva. E' il laterale abbruzzese, infatti - in coppia con Giovinco - a creare le poche occasioni interessanti nel corso del primo tempo.
F.Melo - ancora una volta - offre una prestazione deludente. Dispiace, in ogni caso, il pianto del brasiliano all'uscita del campo, dopo l'intervento scellerato di Dutra ai suoi danni.
Camoranesi esprime soltanto a tratti le proprie indubbie doti tecniche, ma è apprezzabile in fase di ripeigamento difensivo. Numerosi i palloni catturati dal campione di Tandil. Coglie il palo all'85'.
Diego è in crescita rispetto alle ultime prestazioni ma, di certo, non risulta ancora capace di cambiare, in modo decisivo, il volto della squadra.
La Juve appare, infatti, per l'intero macht priva di adeguata organizzazione nella fase di costruzione di gioco e poco attenta, si ribadisce, in quella difensiva.
Nè, del resto, riesce ad approfittare a dovere dell'espulsione di Dutra al 68' (per un fallaccio ai danni di Chiellini).
Sorprende la reiterata assenza di equilibrio tattico dei bianconeri: in più occasioni, ad esempio, la squadra si propone in fase di attacco con almeno sette/otto giocatori, lasciando i due centrali difensivi in balia delle ripartenze avversarie.
Medesimi limiti emergono, del resto, anche a seguito dei calci piazzati battuti nella metà campo israeliana (calci d'angolo, in particolare), allorquando la squadra juventina si espone spesso al contropiede, affidandosi essenzialmente alla buona sorte ed al solito Buffon.
Importante, in ogni caso, il rientro a centrocampo di Sissoko, spesso decisivo in fase di interdizione, seppur a volte poco preciso nei passaggi.
Trezeguet - servito poco e male per l'intera gara - nell'unica occasione nitida a sua disposizione, non concretizza a dovere.


Le pagelle di Mumo Orsi

Buffon 8 Decisivo. Impedisce il possibile vantaggio israeliano in apertura di gara. Prodigioso anche in pieno recupero. I suoi sguardi, rivolti ai compagni di reparto, sconfessano le frasi di circostanza del dopo partita. Gigi è pienamente consapevole delle lacune difensive della squadra. Purtroppo per la Juve è il migliore in campo.
Zebina 5,5 Mai incisivo in fase propositiva, malgrado la pochezza degli avversari. Non soddisfa neppure nei movimenti difensivi. Esce dopo pochi minuti per infortunio muscolare. Non è una novità (Caceres 4,5 Non riesce mai a spingere sulla fascia di appartenenza. I pochi cross effettuati sono tutti imprecisi. E' sempre fuori posizione in fase di ripiegamento. E' sulla corsia dell'uruguagio che il Maccabi sfiora l'impresa nel finale di gara).
Cannavaro 5 Stranamente impreciso e stralunato. Poco attento nei tempi e nella tattica difensiva. In difficoltà negli anticipi, in cui è generalemtne maestro. Grave la disattenzione al primo minuto di gioco.
Chiellini 6 La sufficienza è dovuta al gol della vittoria. Per il resto non appare in gran forma. La difesa bianconera scricchiola in più occasioni al cospetto di un avversario modesto ed inesperto.
Grosso 6 Nel primo tempo si propone con decisione sulla fascia, duettando con Giovinco. Dai suoi piedi i maggiori pericoli dei primi 45 minuti. Si spegne alla distanza.
Camoranesi 6,5 La tecnica non manca all'argentino. Vedasi il pregevole gesto all'85'. Il palo impedisce il raddoppio al bianconero. Importante in fase di ripiegamento. Poco assistito dal resto del centrocampo.
Sissoko 6 La sua presenza in mediana è determinate per gli assetti del centrocampo juventino. Corre, lotta. Mai domo nel primo tempo. Alla lunga risente, tuttavia, della prolungata inattività. A metà gara gioca quasi da fermo.
F. Melo 5 Impalpabile e confuso. Come sempre fuori posizione in mezzo al campo. Non crea gioco nè distrugge a dovere quello avversario. Lo schermo difensivo tuttofare, costato 25 milioni, non è all'altezza del compito. Esce in lacrime per il fallaccio subito. (Poulsen 5 Come Melo, ma senza infortunio).
Giovinco 6,5 Da cicala di inizio stagione si riappropria in campo dell'epiteto di formichina atomica. Mette spesso in difficoltà i modesti avversari, costringendoli a falli ripetutti e sistematici. Sufficientemente preciso anche nei calci piazzati. Ma non è un campione.
Diego 6 Mai decisivo. Poca concretezza ed alcuni inutili eccessi estetici. Svolge il compitino senza offrire alcun sostanziale apporto alla costruzione del gioco. Nessun assist per Trezegol. Anche il brasiliano è, comunque, falcidiato dalle rudezze avversarie.
Trezeguet 5,5 La squadra non lo aiuta di certo. Ma Re David spreca le poche occasioni da gol create. Nel primo tempo è bellissimo il movimento con cui si smarca in area avversaria, ma indegno il tiro. Nella ripresa sfiora la rete dopo una brillante azione sull'asse Diego-Giovinco-Grosso. Non è ancora il cobra letale che tutti conosciamo.
Ferrara 5 La fase difensiva è tutta da rivedere. Il gioco non c'è. Nuovo modulo, vecchi problemi. Ciro, rialzati.

BENTORNATO MOMO

L'attesa è, finalmente, terminata.
Il centrocampo juventino - lacerato dall'assenza di Claudio Marchisio e dalle mediocri prestazioni di F. Melo - ritrova il proprio corazziere nero.
Il rientro di Sissoko potrebbe risultare decisivo per le sorti della squadra di Ciro Ferrara, ad oggi priva di adeguata organizzazione in mezzo al campo.
Non a caso, anche nella scorsa stagione, all'assenza forzata del centrocampista africano era seguito un improvviso calo di rendimento del collettivo bianoconero.
Il ritorno del gigante maliano interviene, dunque, in una fase temporale decisiva per le sorti della Juve, impegnata in delicate sfide sia in Champions che in campionato.
Spetta, ora, al tecnico napoletano il compito di ridare linfa e vitalità ad un gruppo apparso - nell'ultimo mese - privo di dinamismo sotto il profilo fisico; poco solido in difesa e molto spento in fase di costruzione di gioco.

MORATTOPOLI


LA ROSA 2009/2010

PORTIERI

1 Gianluigi Buffon
nato a Carrara (Massa Carrara) il 28.10.1978
12 Antonio Chimenti
nato a Bari il 30.6.1970
13 Alex Manninger
nato a Salisburgo il 4.6.1977

DIFENSORI

2 Jose Martin Caceres
nato a Montevideo (Uruguay) il 7.4.1987
3 Giorgio Chiellini
nato a Pisa il 14.8.1984
5 Fabio Cannavaro
nato a Napoli il 13.9.1973
6 Fabio Grosso
nato a San Giovanni Lipioni (Chieti) il 28.11.1977
15 Jonathan Zebina
nato a Parigi il 19.7.1978
19 Cristian Molinaro
nato a Vallo della Lucania (Salerno) il 30.7.1983
21 Zdenek Grygera
nato a Pollepy u Holesova il 14.5.1980
23 Lorenzo Ariaudo
nato a Torino l'11.6.1989
33 Nicola Legrottaglie
nato a Gioia del Colle (Bari) il 20.10.1976

CENTROCAMPISTI

4 Vicente de Carvalho Felipe Melo
nato a Volta Redonda (Brasile) il 26.6.1983
7 Hasan Salihamidzic
nato a Jablanica (Serbia) l'1.1.1977
8 Claudio Marchisio
nato a Torino il 19.1.1986
16 Mauro German Serra Camoranesi
nato a Tandil (Argentina) il 4.10.1976
18 Christian Bager Poulsen
nato ad Asnaes (Danimarca) il 28.2.1980
20 Sebastian Giovinco
nato a Torino il 26.1.1987
22 Mohamed Lamine Sissoko
nato a Mont-Saint-Aignan (Francia) il 22.1.1985
28 Ribas da Cunha Diego
nato a Ribeirao Preto (Brasile) il 28.2.1985
29 Paolo De Ceglie
nato ad Aosta il 17.9.1986
30 Mendes Cardoso Tiago
nato a Viana do Castelo (Portogallo) il 2.5.1981
39 Luca Marrone
nato a Torino il 28.3.1990

ATTACCANTI

9 Vincenzo Iaquinta
nato a Crotone il 21.11.1979
10 Alessandro Del Piero
nato a Conegliano Veneto (Treviso) il 9.11.1974
11 Carvalho de Oliveira Amauri
nato a Carapicuiba (Brasile) il 3.6.1980
17 David Sergio Trezeguet
nato a Rouen (Francia) il 15.10.1977