venerdì 27 novembre 2009

MELO: IL MARCIO DEL CENTROCAMPO BIANCONERO


Felipe Melo, ancora una volta, anche nel corso dell'intera partita disputata a Bordeaux, ha evidenziato tutti i limiti tattici (e purtroppo anche tecnici) che lo contraddistinguono dal suo arrivo alla Juve.
Acquistato per rendere il nostro centrocampo solido ed, al contempo, tecnicamente prezioso, il brasiliano ha smentito e deluso tutte le aspettative.
E' evidente, infatti, ad oggi, la sua assoluta inutilità in mezzo al campo.
Formalmente indicato quale "nuovo" schermo difensivo di centrocampo davanti alla difesa, nonchè uomo capace di geometrie tali da permettere le ripatenze della squadra, il ragazzone ha dimostrato soltanto il nulla. Non rendendo all'altezza delle aspettative dei più e smentendo clamorosamente il cospicuo assegno sborsato al ridente Corvino.
Sino ad oggi Melo è risultato, infatti, pressocchè disastroso: lento, spesso lezioso, presuntuoso, assolutamente impreciso, sempre nervoso, sovente in ritardo nei contrasti. In moltissimi casi del tutto avulso dal gioco (dovrebbe esserne lui il fulcro), spaesato tatticamente.Per gli avversari, considerata la incapacità di posizionamentto in campo, risulta facilemnte scavalcato. Mai capace di velocizzare o, quantomeno, di dettare i tempi della squadra.
L'effimera dimostrazione di forza di Bergamo (gol bellissimo e prestazione attenta) ha illuso i suoi ferventi sostenitori, offuscando la realtà del campo: Melo, ad oggi, è meno produttivo del famigerato Poulsen (giocatore, in ogni caso, di modeste qualità).
E già questo ultimo semplice dato non può che risultare decisivo sulle sorti di Felipe.
E' evidente, dunque, che il rientro di Marchisio - accanto alla (ri)crescita di Sissoko - non potrà che determinare una scelta decisiva: la panchina per il centrocampista sudamericano (a prescindere dai moduli e dai numeri ad essi associati, a prescindere dalle nefandezze tattiche di Ciro Ferrara).

giovedì 12 novembre 2009

LA MEDIA GOL DI RE DAVID


TREZEGUET A QUOTA 167


David Trezeguet - con la rete del 5-2 siglata a Bergamo nella dodicesima giornata di campionato - raggiunge il mitico Omar Enrique Sivori nella prestigiosa classifica dei marcatori più prolifici della storia juventina.
Al bomber franco-algerino sarà, dunque, sufficiente soltanto un'altra rete per superare lo storico primato del campione argentino degli anni 50/60 e divenire, così, il cannoniere straniero con più gol all'attivo nel palmares di Madama.

lunedì 9 novembre 2009

SERIE A: DODICESIMA GIORNATA DI CAMPIONATO

ATALANTA - JUVENTUS 2-5
Camoranesi ancora determinante. Trezeguet, Melo e Diego completano l'opera

Le pagelle di Mumo Orsi
Buffon 6 In occasione del primo gol atalantino non è perfetto. Da lui ci si aspetta sempre il miracolo. Sulla seconda rete non può davvero nulla.
Caceres 5,5 Nel complesso non dispiace. L'insufficienza è dovuta al grossolano errore di posizione in occasione del gol di Valdes. Il laterale bergamasco lo infastidisce non poco per tutta la gara.
Cannavaro 6 E' fondamentale per la difesa bianconera. Per carisma ed esperienza.
Chiellini 6,5 Deciso, concreto, tosto. Si avventura anche in fase di attacco.
Grosso 6 La fase offensiva lo esalta. Pecca in più occasioni in quella di ripiegamento.
Camoranesi 8 Due reti splendide. Corsa, tecnica, visione di gioco, eleganza. Campione di caratura mondiale. La Juve non può prescindere da lui.
F. Melo 7 La migliore prestazione da quando veste la maglia bianconera. Non commette errori, smista bene il gioco, regala equilibrio e solidità al centrocampo. Il gol del momentaneo 3-1 è frutto di una sassata dai trenta metri letteralmente spaventosa.
Poulsen 6,5 Nessuna memorabile giocata. Molta concretezza.
Giovinco 5,5 Parte bene. Si spegne alla distanza. (De Ceglie 6 Conferisce maggiore solidità al centrocampo juventino)
Diego 6,5 La rete è pregevole. Classe allo stato puro. Ma il brasiliano, sotto il profilo del gioco e della continuità, non è ancora al top. Non è troppo preciso sui calci piazzati.
Trezeguet 7 Eguaglia Omar Sivori. 167 gol con la maglia bianconera. David dimostra, ancora una volta, tutte le proprie doti in area avversaria. Attaccante formidabile.

venerdì 6 novembre 2009

LA BANDA DEGLI ONESTI


VIERI: CALCIOPOLI CREATA DA MORATTI

I giocatori dell'Inter, sostiene Cristian Vieri, firmarono una clausola contrattuale in cui era sancito il divieto di rilevare "il piano Moratti-Telecom" finalizzato ad eliminare le squadre più forti del campionato, penalizzandole e/o escludendole dalla serie A.
Era questo, del resto, l'unico modo per dare vita al "ciclo Inter".
"Sono pronto a far vedere il documento, tutti sapevano, sono stato ingannato perchè spiato telefonicamente; non riesco a tenere dentro queste cose" - dichiara Bobo -, che continua: " il 70% del contratto (ingaggio) veniva pagato dall'Inter, mentre il 30% da Telecom, azienda per la quale mi fecero fare da testimonial per una campagna pubblicitaria. Il tutto allo scopo di pagare meno tasse. Di questa questione ne ho parlato soltanto con il signor Ghelfi dell'Inter, concordando il tutto con lui. Mi dispiaceva per la Juventus perchè ho affetti con loro, lo stesso per il Milan, ma credevo di fare del bene al mio presidente che come doppie personalità ne ha da vendere".
E' stata ascoltata anche la fidanzata del calciatore, Melissa satta: "Quando la notizia uscì sui giornali nel settembre 2006 Bobo faticava a dormire preso dall'ansia e dalla preoccupazione, fino a dover consultare uno psiicologo. Da allora esce poco e ha sempre l'ansia di essere seguito. Abbiamo, in passato, pensato addirittura di ingaggiare una guardia del corpo, ma poi la fede gli ha dato la forza di ammettere tutto. Il vero motivo per imbrogliare Moggi, la Juve, la Fiorentina...ora non c'è più ragione per fingere".
Soddisfatto il procuratore di Bobo Vieri, l'Avv. Danilo Bongiorno: "C'è grande sddisfazione. Ora dovremo valutare attentamente gli atti penali acquisiti in questa causa, dove sono emersi fatti gravi che potrebbero portare anche alla riapertura del processo disciplinare. Ci rivarremo anche davanti alla giustizia sportiva. In questo caso, gli scudetti tornerebbero al loro posto. L'Inter sarà declassata da tuttio ciò vinto finora e finalmente si farà chiarezza su chi è davvero Massimo Moratti e non solo."

mercoledì 4 novembre 2009

CHAMPIONS LEAGUE: QUARTA GIORNATA

Maccabi Haifa - Juventus 0-1
Camoranesi decisivo

E' l'uomo di Tandil - perfetto connubio di classe e concretezza - a regalare la vittoria in terra israeliana. La squadra di Ferrara può, dunque, tornare a sorridere dopo le scelleratezze di campionato e conquistare tre punti decisivi per il superamento della fase iniziale a gironi. La Juve, tuttavia, non incanta la platea. Dopo il vantaggio di Camoranesi, ottenuto in chiusura di prima frazione, infatti, si limita essenzialmente a controllare la gara. Non senza alcuni patemi. Soltanto la pochezza della squadra avversaria aiuta il compito dei bianconeri, apparsi in ogni caso in timida ripresa. La gara si dipana, tuttavia, per tutti i novanta minuti con ritmi lenti e monotoni. In tale contesto appare più luminosa, rispetto al recente passato, la capacità tecnica di Diego, sino ad oggi manifestatasi soltanto ad intermittenza. Buona la prestazione del redivivo Caceres, preferito a Grygera sull'out difensivo di destra. Deludono, come sempre, Tiago, Poulsen e Grosso. Insufficiente anche F. Melo. Amauri è il solo a reggere l'attacco, considerato il modulo scelto da Ferrara. Il brasiliano corre e si dimena, ma sciupa incredibilmnte due nitide occasioni da rete su altrettanti, invitanti assit di Diego. La difesa non convince pienamente, soprattutto nel gioco aereo. E' monumentale soltanto Buffon. Decisivo, nel primo tempo, nell'impedire il possibile vantaggio dei padroni di casa.

Le pagelle di Mumo Orsi

Buffon 7 Fondamentale, ancora una volta.

Caceres 6,5 Dinamico e determinato in fase difensiva, prezioso anche in attacco. Pregevole l'assit per il gol di Camoranesi.

Legrottaglie 6 Sicuro. Sufficientemente preciso.

Chiellini 6 Non appare il gladiatore di sempre. In ogni caso, concede poco agli avversari. Preoccupano alcune titubanze sulle palle alte.

Grosso 5 Prestazione opaca. Poco attento in ripiegamento, inconsistente anche in fase propositiva.

Poulsen 5 Può offrire poco alla squadra, considerati i limiti tenici.

F. Melo 5,5 Intercetta un buon numero di palloni. Ma quanti errori di tocco. E' un film già visto.

Tiago 5 Non copre a dovere sul settore di competenza, non crea mai superiorità a centrocampo. Assolutamente inutile. (De Ceglie 5 Non è ancora all'altezza del compito. Poco concreto, spesso in difficoltà in fase difensiva).

Camoranesi 6,5 Determinante, classe allo stato puro. Il gol è bellissimo. Cala visibilmente nella ripresa.

Diego 7 I lenti ritmi da tango argentino lo esaltano. Sguscia e lotta. Splendio il cambio di gioco per Caceres da cui scaturisce il vantaggio bianconero. Perfetti gli assit-gol mal gestiti da Amauri.

Amauri 5 Spreca tutto in attacco. Appare molto nervoso. Ingiustificabile la reazione, nei confronti della panchina, al momento della sostituzione. (Trezeguet n.g. Pochi minuti in finale di gara)

La classifica del Girone A

Bordeaux 10

Juventus 8

Bayern Monaco 4

Maccabi Haifa 0

martedì 3 novembre 2009

SERIE A: UNDICESIMA GIORNATA DI CAMPIONATO

JUVENTUS - NAPOLI 2-3
Lacreme Napulitane

La squadra di Ciro Ferrara - dopo l'esaltante, ma effimera, vittoria ottenuta sulla Sampdoria - ripropone tutti i dubbi tecnico-caratteriali già manifestati nel recente passato, naufragando miseramente sul proprio terreno di gioco al cospetto di un Napoli grintoso e mai domo.
La Juventus - seppur padrona del campo per oltre 50 minuti - conferma, infatti, tutte le proprie ambiguità strutturali depauperando il doppio, illusorio vantaggio scaturito dal bellissimo gol di testa di Trezeguet (al minuto 34 su perfetto il cross di Grygera), e dal successivo, rapace raddoppio di Giovinco in apertura di ripresa (al minuto 9, dopo grave errore di Contini).
La gara - apparentemente chiusa dopo il momentaneo 2-0 del folletto torinese - si riapre, infatti, proprio a causa delle gravi incertezze tattiche palesate dai bianconeri.
La Juve - è questo il dato più allarmante - malgrado il doppio vantaggio, si scompone con estrema ingenutà, concedendo spazi enormi agli avversari, senza ragione alcuna.
Mazzarri, dal suo canto, manda in assoluta confusione Ferrara inserendo in campo Datolo.
L'argentino - buon giocatore ma, di certo, non campione di fama mondiale - fa letteralemente impazzire la fascia destra juventina che, orfana di Camoranesi (brutto infortunio al capo nel primo tempo), è nelle mani - o meglio, nei piedi maldotati - dell'improponibile Grygera.
Il tecnico juventino non coglie il nuovo pericolo tattico, osservando lo scempio senza intervenire.
La prima rete napoletana - è davvero paradossale - si concretizza addirittura su contropiede.
E' il minuto 14 del secondo tempo: la Juve perde banalmente palla a centrocampo. Grygera è assolutamente fuori posizione, oltre che lentissimo in fase di ripiegamento; Felipe Melo vaga in mezzo al campo tentando, leziosamente, di stoppare il rilancio avversario con improbabile "tacco"; Grosso latita sulla propria fascia.
Per Hamsik è, dunque, davvero molto semplice incunearsi nella difesa bianconera e trafiggere l'incolpevole Buffon.
Il successivo, momentaneo pareggio napoletano, scaturisce da ulteriore ingenuità della difesa torinese. E' il minuto 20 della ripresa: Denis, a seguito dell'angolo battuto da Hamsik, salta indisturbato al centro dell'area piccola. Chiellini e Cannavaro si intravedono soltanto in lontananza.
Il solo Tiago tenta un improbabile e scomposto contrasto "dal basso".
Buffon si oppone in prima battuta, ma nulla può sul tocco finale, sotto porta, dell'indeminiato Datolo.
Il vantaggio finale dei campani assume poi, al successivo minuto 37, connotati grotteschi (per i bianconeri, si intende).
Il gol scaturisce da fulminea ripartenza napoletana dopo un calcio d'angolo malamente battuto da Giovinco.
L'azione è un film già visto.
Datolo, indisturbato, spinge sulla fascia destra, senza opposizione alcuna. Il centrocampo juventino è praticamene inesistente, falcidiato dall'assenza (nota) di Sissoko, dall'infortunio in corsa di Camoranesi, dal vuoto tattico del solito, insufficiente Felipe Melo e dalle inopportune sostituzioni operate da Ferrara.
Poulsen è, infatti, in panchina, per far posto in campo all'evanescente Amauri (poi espulso). De Ceglie subentra a Giovinco senza alcun beneficio per la Juve.
La difesa bianconera, assolutamente scomposta, è del tutto sguarnita. Tiago - improvvisatosi terzino sinistro (Grosso è ancora in area avversaria) è oltremodo imbarazzante nel goffo ed impacciato tentativo di ribattere il cross avversario.
Hamsik, ancora una volta indisturbato, non può che approfittarne con classe e destrezza.

Le pagelle di Mumo Orsi

Buffon 6 Incolpevole sulle reti partenopee, assiste impotente allo scempio dei compagni.
Grygera 4,5 Pregevole soltanto il cross che Trezeguet tramuta in gol. Per tutto il testo, serata da incubo. Rende Datolo, per un giorno, erede di Maradona.
Cannavaro 5 Risente dell'errato assetto del cantrocampo, ma è colpevolemente assente sui calci piazzati. Denis lo grazia in due occasioni nel primo tempo. Poi, per il Napoli è festa.
Chiellini 5 Come Cannavaro.
Grosso 4,5 In gravissima difficoltà in fase di ripiegamento, spesso fuori posizione, sempre sbilanciato in attacco. La sua porzione di campo, in area bianconera, è costantemente vuota.
Camoranesi 7 Perfetto sino alla sostituzione forzata. Campione assoluto. (Tiago 4,5 Irritante per lentezza ed inconsistenza. Non chiude mai a dovere a centrocampo, facilitando Datolo nel ridicolazzare Grygera. Quasi comico in occasione della terza rete campana. Ma, di certo, non compete al portoghese surrogarsi nel ruolo di difensore ed addirittura di terzino sinistro).
F. Melo 4 Inquietante. Ancora una volta, la Juve risente delle amnesie tattiche del brasiliano. L'uomo da 25 milioni di euro non funge nè da schermo protettivo della difesa, nè da metronomo. Il primo tempo illude i suoi estimatori. Poi scompare drammaticamente. E' lento e lezioso nelle ripartenze. Spesso corre a vuoto in mezzo al campo. Patetico il tentativo di stoppare, addirittura di tacco, il rilancio napoletano da cui scaturisce il primo gol di Hamsik. Nel gesto c'è tutto il marcio dimostrato sino ad oggi. Presunzione ed inutilità.
Poulsen 5,5 Non dispiace, come tutti i compagni, sino al primo gol del Napoli. Poi si perde. Nel complesso uno dei migliori, ed è tutto dire. (Amauri 4 Entra a gara conclusa e si fa espellere).
Giovinco 6 Prezioso in attacco. Lesto e chirurgico nell'approffitare dell'errore di Contini per il momentaneo 2-0. Inconsistente in fase di contenimento (De Ceglie 5 Nulla crea e nulla distrugge).
Diego 5 Buon inizio. Poi assolutamente effimero. Nel momento topico della gara si nasconde, abbandonando il resto della squadra.
Trezeguet 6,5 Trasforma in rete stupenda il cross di Grygera. Si muove bene in attacco per l'intera gara. Un po come ai vecchi tempi. Poi si spegne con l'intera squadra.
Ferrara 4 Entra in assoluta confusione dopo l'ingresso di Datolo. Incapace di cambiare in corsa l'assetto della squadra, malgrado le palesi difficoltà manifestate dai suoi giocatori dopo la mossa tattica di Mazzarri. Contraddittorio nelle sostituzioni operate: sul 2-2 smembra il centrocampo inserendo Amauri al posto di Poulsen; successivamente, sul 2-3 ritorna sui suoi passi inserendo De Ceglie per Giovinco.