lunedì 1 ottobre 2007

IL GRILLO D'ORO


CICLISMO: BETTINI E' CAMPIONE DEL MONDO
Stoccarda 2007. La Germania sorride, ancora una volta, ai colori azzurri. La terra di Schumacher regala all'Italia un altro titolo mondiale dopo quello di Gianni Bugno nel 1991.
Paolo Bettini si conferma Campione iridato ed entra nella storia del ciclismo, conquistando il suo secondo titolo consecutivo.
La gestione della intera corsa - in mano agli italiani sin dalla partenza - è esempio di astuzia, generosità e cinismo degli atleti di Ballerini.
Esemplare l'azione di tutti i nostri ragazzi. Genorosa, in particolare, la prestazione di Bertolini, instancabile faticatore; eccellente la gara di Cunego e Ballan, nell'insolita veste di gregari; determinante - a tre tornate dalla fine - lo spunto di Davide Rebellin , capace di smuovere gli equilibri tattici e costringere gli spagnoli a scoprirsi.
In tale occasione, infatti, il più temuto tra gli avversari, il tre volte campione del mondo Oscar Freire, rimasto in ombra per l'intera giornata, delude le aspettative incapace di reagire.
Il corridore veneto, caparbio e generoso, allunga superbamente, inseguito dal solo russo Kolobnev. I nostri possono, così, rifiatare ea attendere le mosse degli altri.
La squadra iberica è, dunque, costretta ad inseguire con Valverde in testa al gruppo.
Bettini e Poz­zato tra i nostri, Sanchez per gli spagnoli, l’australiano Evans, il tede­sco Schumacher, gli olande­si Dekker e Boogerd, il belga Gilbert nel drappello dei più forti.
I due in fuga, mai capaci di allungare in modo definitivo, vengono raggiunti. Ed ecco, all'improvviso, sull'asperità più difficile del tracciato tedesco lo scatto del Grillo toscano.
Lo raggiungono, in discesa, l’encomiabile Boogerd, Franck Schleck, il benaminio di casa Schumacher, lo stesso Kolobnev e l’australiano Evans.
I cin­que in testa, spronati proprio da Bettini, aumentano il forcing e volano verso il traguardo finale. Pozzato va in crisi in preda ai crampi, Rebellin si stacca sfinito.
All’ul­tima curva, ai 250 metri, il russo russo Kolobnev, ancora lui, si porta in testa e tenta l'allungo decisivo, consapevole di non poter reggere il confronto in volata con il nostro campione.
Paolino, astuto come pochi, si lascia trainare dal giovane apripista sino a pochi metri dalla linea del traguardo per poi raggiungerlo e superarlo nel finale. E' il più forte di tutti.
E' il Campione del Mondo.