lunedì 12 novembre 2007

SERIE A: DODICESIMA GIORNATA DI CAMPIONATO

PARMA - JUVENTUS 2- 2
Juve ancora scippata da un arbitraggio scandaloso

Nello stadio che fu del giovanissimo Buffon, la Juventus - dopo 70 minuti di assoluta apatia - regala un quarto d'ora finale ricco di furia agonistica, maturità e determinazione. Vince, infatti, in rimonta grazie alle reti dello splendido Le Grottaglie e del solito Iaquinta (doppietta per lui), superando un Parma bello e spregiudicato, dominatore del campo per gran parte dell'incontro.
L'arbitro Gava, tuttavia, annulla inspiegabilmente la seconda rete dell'attaccante calabrese fissando, incredibilmente, il risultato finale sul 2-2.
Non è di certo abitudine di chi scrive ricercare nelle sviste arbitrali motivazioni ed argomentazioni in punto di commento calcistico.
L'errore afflige calciatori e direttori di gara in eguale misura. Tuttavia, non può non essere evidenziato come la pessima prestazione di Gava non soltanto abbia assunto ruolo decisivo sul risultato finale di questa gara ma, soprattutto, assurga ad elemento sintomatico dell'ostile atteggiamento riservato - questo anno - dai fischietti italiani alla Vecchia Signora.
Il rigore assegnato a chiusura del primo tempo al Parma (per il momentaneo vantaggio) è, a dir poco, dubbio.
Reginaldo si incunea furbescamente tra l'immobile Criscito e l'ingenuo Zanetti (che lo sfiora appena all'anca) trovando nel proprio tuffo in area un mirabile gesto di abilità natatoria.
Il gol del (potenziale) vantaggio finale bianconero, siglato da Iaquinta, è assolutamente regolare, e si è già dettto.
E' curioso ed indicativo, del resto, il labiale di Gava all'uscita dal campo. L'arbitro, infatti, motiva la propria decisione ai bianconeri contestando un fallo non a Iaquinta ma (probabilmente) a Trezeguet. Tuttavia, in verità, il francese non tocca alcun avversario in area di rigore. Delle due l'una: o il fallo è attribuito a quest'ultimo ed allora è indubbia la svista, oppure Gava mente al momento della propria giustificazione al cospetto delle proteste (civilissime) dei ragazzi di Ranieri.
In ogni caso, episodio ancora più eclatante - paradossalmente in misura maggiore rispetto ai precedenti richiamati - è l'ammonizione confezionata dall'arbitro al minuto 25' della ripresa ai danni di Raffaele Palladino.
Il campano - dopo aver subito un netto fallo di Coly sanzionato da Gava - riparte a centrocampo per prendere posizione sulla fascia, subendo un'ulteriore spallata dal laterale francese. Ebbene, la punizione rimane (correttamente) a favore della Juventus mentre il giallo è sventolato proprio al ragazzo di Mugnano (assurdo!). Anche in tal caso, lo smarrimento arbitrale è, dunque, incontestabile.
O meglio, "le colpe dei padri debbono ricadere sui figli". E' questo il messaggio indirizzato, dalle ex camicie nere, ai ragazzi bianconeri.
La Juve infatti - palesemente pregiudicata nel corso delle prime giornate (a titolo esemplificativo e non esaustivo, i due rigori inesistenti fischiati contro al S. Paolo, i tre - poi ridotti a due - sanciti a Cagliari) - risulta oramai oggetto di "particolare pregiudizio"della classe arbitrale.
In caso di dubbio, è evidente, la regola Colliniana è ormai chiara: "fischiare sempre contro".
Soltanto dopo tali (doverose) premesse si può, dunque, affrontare il contenuto tecnico dell'incontro.
Anche al Tardini, assoluta carenza di idee e sterilità creativa contraddistinguono la gara della Juve per oltre una ora di gioco. I limiti tecnici, evidenti, risiedono in primo luogo a centrocampo.
Nocerino e Zanetti, infatti, ribadiscono la propria natura di incontrisiti puri, incapaci l'uno accanto a l'altro di offrire fantasia in mezzo al campo.
Ranieri deve ormai decidere: o rischiare Tiago (non Almiron) con accanto uno dei due predetti oppure costringere la Società ad intervenire sul mercato di riparazione.
La fase difensiva poi - ridicolizzata da Gasbarroni e Reginaldo - conferma tutta l'incertezza di Criscito (assolutamente acerbo) e l'ingenuità di Grygera (incredibile l'errore in occasione del secondo gol parmense).
Chiellini e Le Grottaglie, sempre più maturi e capaci, rappresentano invece le solide certezze.
L'attacco, infine, non può prescindere dalla vis agonistica del crotonese Iaquinta.
L'incontro si apre con l'llusoria azione di Camoranesi che, al 4', involatosi sulla destra in area avversaria costringe Bucci ad una pericolosa uscita di piede.
Dopo una serie di (vani) tentativi in attacco di entrambe le squadre, è la Juve ad affacciarsi nei pressi di Bucci con timide iniziative di Del Piero. Il capitano si muove molto sul fronte d'attacco ma senza pungere mai realmente.
Altro sussulto alla mezzora. I gialloblu imperversano sulle fasce ed affondano in area con Pisanu. Il tiro, pericolosissimo, è sventato in uscita bassa dal solito Buffon.
I padroni di casa, sempre più galvanizzati, riescono a trovare al 43' il già commentato rigore felicemente trasformato dall'ex Gasbarroni.
La ripresa si apre con l'ingresso di Iaquinta al posto del deludente Del Piero. Il calabrese regala, ancora una volta, peso e dinamismo in fase di attacco.
Al 10', però, Trezeguet -dopo l'errore in uscita di Bucci - spreca l'unica occasione da rete capitatagli regalando la palla al portiere emiliano. Ed al 12', dopo una serie di iniziative pericolose sulle corsie laterali, il Parma trova il meritato raddoppio.
Gasbarroni, ancora lui, dopo la solita incursione sulla fascia di destra crossa in area per Pisanu. Il Parmense stoppa il pallone e, agevolato dall'incredibile salto a vuoto di Grygera, insacca alle spalle di Buffon.
La gara sembra finita.
Entra Tiago (finalmente) per lo spento Nocerino. Il Parma vola sulle ali dell'entusiasmo creando, ancora con Gasbarroni, scompiglio in area bianconera. Chiellini è nel frattempo scalato a destra della difesa per permettere a Criscito di ritrovare la posizione al centro della retroguardia.
Al 17' Camoranesi si impegna sulla fascia e colpisce violentemente a rete. Bucci, attento, devia in angolo. E' l'inizio della riscossa.
Dopo due minuti Brazzo Salihamidzic subentra a Grygera.
Il nuovo assetto juventino permette a Ranieri di superare l'imbarazzante superiotà tecnico-tattica dei padroni di casa assicurando dignità alla prestazione juventina.
I bianconeri prendono in mano la gara costringendo gli uomini di Di Carlo nella propria metà campo. La pressione juventina regala alcuni calci d'angolo inizialmente non sfruttati a dovere.
Al 30', però, Chiellini guadagna una punizione ai limiti dell'area gialloblu.
Tiago disegna una perfetta traiettoria; Le Grottaglie si innalza spizzicando divinamente in rete. Il difensore di Gioia del Colle esulta incitando i compagni.
La gara si fa vibrante.
La tensione spinge il neo entrato Morfeo a reagire in malo modo dopo un intervento un po scomposto, ma sulla palla, di Chiellini. Il fantasista di casa si avventa sul volto del difensore bianconero traendolo a terra. L'arbitro espelle entrambi.
La Juve ora ci crede ed al 36' trova il pareggio. Camoranesi affonda sulla destra; il cross prolungato in area da Trezeguet, è corretto in rete con tempismo perfetto da Iaquinta.
La squadra di Ranieri, ora indemoniata, supportata anche dal dinamismo del proprio laterale bosniaco, crea le premesse della vittoria.
In pieno recupero, Coly - già ammonito e molto falloso per l'intera gara - affonda il tackle su Palladino. Ne consegue il rosso diretto ed un invitante calcio di punizione dal limite.
Il traversone di Tiago è ancora perfetto, come il puntuale gol di Iaquinta. E' 3-2, è vittoria....ma per Gava è tutta un'altra storia.

La gara in cifre

PARMA - JUVENTUS (1-0) 2-2
RETI: 43' p.t. Gasbarroni (rigore), 12' s.t. Pisanu, 31' s.t. Legrottaglie, 36' s.t. Iaquinta
PARMA: Bucci; Coly, Falcone, Rossi, Castellini; Pisanu (32' s.t. Morfeo), Morrone, Cigarini, Gasbarroni (24' s.t. Dessena); Reginaldo (42' s.t. Matteini), CorradiA disposizione: Pavarini, Zenoni, Parravicini, Paponi. Allenatore:Di Carlo
JUVENTUS: Buffon; Grygera (19' s.t. Salihamidzic), Legrottaglie, Chiellini, Criscito; Camoranesi, Nocerino (13' s.t. Tiago), Zanetti, Palladino; Del Piero (1' s.t. Iaquinta), Trezeguet
A disposizione: Belardi, Birindelli, Zebina, Almiron. Allenatore: Ranieri
AMMONITI: 14' p.t. Legrottaglie, 30' p.t. Morrone, 13' s.t. Pisanu, 25' s.t. Camoranesi, 35' s.t. Palladino, 49' s.t. Criscito
ESPULSI: 33' s.t. Chiellini, 33' s.t. Morfeo, 47' s.t. Coly
ARBITRO: Gava di Conegliano Veneto
ASSISTENTI: Copelli e Stagnoli
QUARTO UOMO: Pierpaoli

Le pagelle di Mumo Orsi

Buffon 6 Incolpevole sulle reti avversarie. Decisivo nel primo tempo su Pisanu.
Grygera 5 Incredibile l'ingenuità in occasione del raddoppio emiliano. Salta a vuoto come un ragazzino alle prime armi. (Salihamicidz 6,5 Il suo ingresso è importante, tatticamente determinante. "Brazzo" spinge molto sulla fascia, corre, lotta.)
Le Grottaglie 7 Perfetto. Sempre più leader, con Chiellini, della difesa. Bellissimo il gol.
Chiellini 5 Meriterebbe molto di più in pagella. Baluardo difensivo, mai in difficoltà a differenza dei laterali di reparto. Cerca di sopperire alle carenze di Criscito spostandosi, nel secondo tempo, sulla fascia. Da quel momento, non a caso, la Juve non soffre più. Purtroppo deve ancora crescere sotto il profilo emotivo. Morfeo lo istiga vergognosamente, ma lui ci casca ingenuamente.
Criscito 4,5 Subisce passivamente tutte le iniziative degli avversari. Appare spesso imbambolato, ad un certo punto molto sfiduciato. La sua fascia è leccornia per le ali parmensi.
Zanetti 5,5 Inconcludente, poco propositivo. Con Nocerino, fra i peggiori in campo. Nessuna idea, carente anche in fase di contenimento.
Nocerino 5 Lento, macchinoso, incapace nel fraseggio e nello scambio. (Tiago 7 Ranieri lo inserisce troppo tardi, ma il portoghese risponde, finalmente, all'appello con tocchi decisivi e preziosi. Modifica l'inerzia tattica della gara. Può essere la partita della svolta).
Palladino 6+ Volenteroso, molto duttile. Nessuna magia ma il suo apporto è, in ogni caso, importante.
Del Piero 5,5 Prova a creare movimento in attacco malgrado l'inefficienza del centrocampo. bianconero. Nel primo tempo è l'unico a creare apprensione alla retroguardia di casa. Lentamente, però, esce dalla gara. Da lui è lecito pretendere molto di più. (Iaquinta 7,5 Due gol, forza fisica e cattiveria agonistica. La Juve non può prescindere da questo prezioso attaccante).
Trezeguet 6 Spreca, con sufficienza, l'unica palla gol regalatagli dal Parma restituendo a Bucci l'assist da questi fornitogli in area di rigore. Decisivo, però, in occasione del pareggio di Iaquinta.