venerdì 2 novembre 2007

SERIE A: DECIMA GIORNATA DI CAMPIONATO


JUVENTUS - EMPOLI 3-0
Una tripletta di Trezeguet affonda i giovani di Cagni

David Trezeguet, sempre più leader indiscusso della squadra di Ranieri, confeziona un dono prezioso per il compleanno della Vecchia Signora. 110 gli anni illustri di Madama, 150 le reti in maglia bianconera per il fenomeno franco-platense.
La tripletta realizzata contro l'Empoli proietta il campione di Rouen in testa alla classifica dei marcatori stagionali a quota 10 reti, consacradolo definitivamente nell'Olimpo dei più grandi cannonieri (non soltanto juventini) di tutti i tempi.
La media gol del transalpino è, infatti, davvero impressionante, al pari dei mitici Borel, Hirzer e Schiaffino, centravanti con il vizio del gol di un calcio di altri tempi.
E', dunque, ReDavid - si ribadisce - l'uomo decisivo, il campione assoluto della Juve post-calciopoli, idolo inevitabile del popolo bianconero.
All'incredibile e notoria capacità realizzativa, il francese associa infatti anche un importante ed, in parte, inedito sacrificio tattico a favore della squadra.
E' questa la novità di gioco più importante manifestata dal numero 17 juventino: il continuo "lavoro" in fase di copertura e di"rientro", il gioco di sponda con sostegno decisivo al centrocampo, impreziosito da movimento ed incursioni anche sulle fasce.
La trasformazione tattica tentata da Capello, finalizzata a trasformare Trezeguet da (mero) infallibile cecchino in "uomo squadra", sembra dunque trovare in Ranieri un eccellente estimatore.
I numeri preziosi della serata bianconera, in ogni caso, non terminano qui.
L'altro uomo simbolo, Capitan Del Piero raggiunge, infatti, un ulteriore record personale agguantando il gladiatorio Furino al secondo posto della classifica delle presenze assolute in maglia Juve, a quota 528. Dinanzi a lui, il solo Gaetano Scirea a 552.
La gara è, comunque, tecnicamente deludente soprattutto nel primo tempo. Noiosa, a tratti davvero poco stimolante.
L'Empoli è ben dispoto in campo, guardingo ed ordinato ma in nessun caso pericoloso, con il solo Saudati in attacco.
La Juve schiera, una inedita difesa a seguito dei numerosi assenti (Chiellini e Le Grottaglie squalificati) con Criscito e Grygera centrali, Birindelli sulla fascia destra e Molinaro a sinistra. Tiago in mezzo al campo con il solito C. Zanetti con Salihamidiciz e Palladino a fungere da cursori laterali. Trezeguet e Iaquinta in attacco.
Tra i toscani si illumina soltanto ad intermittenza la smania agonistica di Marchisio e, nel corso della seconda frazione di gioco, la classe cristallina di Giovinco.
Sfortunato, invece, Volpato -altro baby-bianconero in prestito - infortunatosi seriamente a metà gara. Piccolo in difesa cerca di limitare i danni.
I bianconeri, opachi e lenti, creano in ogni caso una limpida azione da rete all'11' a seguto di un calcio d'angolo. Criscito cerca gloria in area di rigore avversaria colpendo violentemete il traversone, ma trova la deviazione istintiva di Balli.
E' soltanto una illusione.
Nel corso della prima frazione di gioco, infatti, la Juve crea esclusivamente alcune confuse mischie in area avversaria e nulla più. L’Empoli prova a reagire con alcune timide ripartenze, senza incidere in alcun modo. Buffon è inoperoso.
La squadra di casa è macchinosa, poco lucida e male assistita da Tiago. Il portoghese è spesso timoroso negli interventi (Marchisio lo bracca spesso, anche fallosamente) ed impacciato in fase di costruzione di gioco.
La classe e le indubbie capacità tecniche del lusitano, trovano invece maggiore espressione nel corso della ripresa.
La Juve rientra in campo più vogliosa. Parte forte ed al 5' Palladino offre a Trezeguet una palla deliziosa. David entra in area, disorienta Balli che lo stende con fallo indiscutibile. Il rigore, nettissimo, è traformato dallo stesso attaccante bianconero.
L'Empoli prova a reagire inserendo Giovinco, già beniamino dei tifosi di casa che lo applaudono a scena aperta. Del Piero sostituisce, invece, uno spento Iaquinta.
Al 17’ altro sussulto. Trezeguet sfrutta al meglio la parabola disegnata da Tiago su punizione ed incorna in rete con uno dei suoi classici colpi balistici.
La coppia Tiago-Trezeguet si ripete poco dopo. E' il 25', Del Piero scende sulla fascia destra avversaria regalando un assist in area al portoghese che si coordina benissimo e colpendo verso la porta avversaria. Il tiro è violento ed angolato. Balli non può che respingere favorendo la rapacità di Trezegol che, con elegante tocco, chiude definitivamente la partita.
Ranieri ha, dunque, la possibilità di dare spazio a Camoranesi e Marchionni (entrati rispettivamente al posto di Palladino e Salihamidzic).
La sfortuna si abbatte invece sull'Empoli che, sotto di tre gol, patisce anche gli infortuni di Balli e Volpato. Terminati i cambi per Cagni non ci sono alternative. Saudati si trasforma in portiere per una sera e la Juve, correttamente, non infierisce sugli avversari rimasti in 9 uomini.
La Signora del calcio ha sede sempre a Torino.

La partita in cifre

JUVENTUS-EMPOLI (0-0) 3-0
RETI: 6' s.t. (rigore), 17' s.t. e 25' s.t. Trezeguet

JUVENTUS
: Buffon; Birindelli, Grygera, Criscito; Molinaro; Salihamidzic (40' s.t. Marchionni), Zanetti, Tiago, Palladino (28' s.t. Camoranesi); Iaquinta (Del Piero 14' s.t.), Trezeguet
A disposizione: Belardi, Zebina, Almiron, Olivera
Allenatore: Ranieri
EMPOLI: Balli; Raggi, Piccolo, Marzoratti; Antonini (18' s.t. Abate), Marianini (10' s.t. Giovinco), Marchisio, Moro, Tosto; Vannucchi (20' s.t. Volpato); Saudati
A disposizione: Bassi, Ascoli, Rincon, Pozzi
Allenatore: Cagni
AMMONITI: 33' p.t. Marianini, 5' s.t. Balli
ARBITRO: Celi di Campobasso
ASSISTENTI: Cariolato e Pugiotto
QUARTO UOMO: Dondarini

Le pagelle di Mumo Orsi

Buffon n.g.
Nessun intervento di rilievo. L'Empoli, in attacco, è davvero poca cosa. Annoiato, si improvvisa in alcuni giochi di prestigio con i piedi. Qualche brivido di troppo...Ma a lui, tutto è concesso.
Birindelli 6 Tradizionale prestazione del laterale destro juventino. Tatticamente prezioso, senza infamia e senza lode contro avversari di settore modesti, poco propositivo sulla fascia.
Grygera 6 Solido, non molto appariscente ma efficace.
Criscito 6,5 Alla sostanza difensiva del compagno ceco, associa un tentativo in fase realizzativa ad inizio gara, sventato prontamente da Balli. Saudati non è certamente una ira di Dio, ma il buon rientro del napoletano è importante, soprattutto in chiave psicologica.
Molinaro 6 L'impegno è continuo, come i grossolani errori di disimpegno.
Salihamidiciz 5,5 Molta quantità, poca eleganza. Primo tempo orribile, come tutta la squadra, seconda frazione sufficiente. (Marchionni n.g. Entra a gara finita per riassaporare il manto erboso dell'Olimpico).
Tiago 6 Patisce tremendamente la pressione di inizio gara. Lento, timoroso, avuslo dal gioco. La ripresa lo rinfranca. Decisivo in due dei tre gol di Trezeguet. I piedi sono deliziosi ma, al momento, non è all'altezza delle aspettative.
Zanetti 5,5 La peggiore prestazione dall'inizio dell'anno. Non incide, malgrado gli avversari di settore non siano nè Gerrard nè Viera. Probabilmente si concede un pò di riposo in attesa della sfida contro l'Inter.
Palladino 6 Molto dinamico in apertura di gara, sempre elegante nelle movenze, si spegne gradualmente nel corso del macht sino alla inevitabile sostituzione. Splendido l'assist per il primo acuto di Trezeguet (Camoranesi n.g. Ranieri gli concede minuti importanti per riprendere confidenza con il clima partita. Molti errori nei passaggi, cerca di ritrovare la condizione fisica migliore. E' tra gli uomini più importanti della squadra, il suo recuperò sarà fondamentale. Probabile un suo impegno, quantomeno part-time nella prossima sfida).
Iaquinta 5,5 Poco lucido, meno efficace del solito. Non partecipa attivamente alla fase offensiva, a differenze delle precedenti uscite stagionali. Appare in leggero calo atletico (Del Piero 6 Entra in campo e la Juve chiude i giochi. Porta, dunque, fortuna alla squadra ma il suo apporto tecnico non è in verità decisivo. Corricchia qua e là, come un gattone affamato in vista della attesa sfida domenicale).
Trezeguet 8 Straordinario. Determinante, come sempre. Leader in campo, idolo degli spalti, media gol mostruosa, è il vero gigante della squadra juventina. Spietato in area di rigore, decisivo anche in fase di costruzione del gioco. Un gioiello transalpino dall'accento ispanico.