martedì 3 novembre 2009

SERIE A: UNDICESIMA GIORNATA DI CAMPIONATO

JUVENTUS - NAPOLI 2-3
Lacreme Napulitane

La squadra di Ciro Ferrara - dopo l'esaltante, ma effimera, vittoria ottenuta sulla Sampdoria - ripropone tutti i dubbi tecnico-caratteriali già manifestati nel recente passato, naufragando miseramente sul proprio terreno di gioco al cospetto di un Napoli grintoso e mai domo.
La Juventus - seppur padrona del campo per oltre 50 minuti - conferma, infatti, tutte le proprie ambiguità strutturali depauperando il doppio, illusorio vantaggio scaturito dal bellissimo gol di testa di Trezeguet (al minuto 34 su perfetto il cross di Grygera), e dal successivo, rapace raddoppio di Giovinco in apertura di ripresa (al minuto 9, dopo grave errore di Contini).
La gara - apparentemente chiusa dopo il momentaneo 2-0 del folletto torinese - si riapre, infatti, proprio a causa delle gravi incertezze tattiche palesate dai bianconeri.
La Juve - è questo il dato più allarmante - malgrado il doppio vantaggio, si scompone con estrema ingenutà, concedendo spazi enormi agli avversari, senza ragione alcuna.
Mazzarri, dal suo canto, manda in assoluta confusione Ferrara inserendo in campo Datolo.
L'argentino - buon giocatore ma, di certo, non campione di fama mondiale - fa letteralemente impazzire la fascia destra juventina che, orfana di Camoranesi (brutto infortunio al capo nel primo tempo), è nelle mani - o meglio, nei piedi maldotati - dell'improponibile Grygera.
Il tecnico juventino non coglie il nuovo pericolo tattico, osservando lo scempio senza intervenire.
La prima rete napoletana - è davvero paradossale - si concretizza addirittura su contropiede.
E' il minuto 14 del secondo tempo: la Juve perde banalmente palla a centrocampo. Grygera è assolutamente fuori posizione, oltre che lentissimo in fase di ripiegamento; Felipe Melo vaga in mezzo al campo tentando, leziosamente, di stoppare il rilancio avversario con improbabile "tacco"; Grosso latita sulla propria fascia.
Per Hamsik è, dunque, davvero molto semplice incunearsi nella difesa bianconera e trafiggere l'incolpevole Buffon.
Il successivo, momentaneo pareggio napoletano, scaturisce da ulteriore ingenuità della difesa torinese. E' il minuto 20 della ripresa: Denis, a seguito dell'angolo battuto da Hamsik, salta indisturbato al centro dell'area piccola. Chiellini e Cannavaro si intravedono soltanto in lontananza.
Il solo Tiago tenta un improbabile e scomposto contrasto "dal basso".
Buffon si oppone in prima battuta, ma nulla può sul tocco finale, sotto porta, dell'indeminiato Datolo.
Il vantaggio finale dei campani assume poi, al successivo minuto 37, connotati grotteschi (per i bianconeri, si intende).
Il gol scaturisce da fulminea ripartenza napoletana dopo un calcio d'angolo malamente battuto da Giovinco.
L'azione è un film già visto.
Datolo, indisturbato, spinge sulla fascia destra, senza opposizione alcuna. Il centrocampo juventino è praticamene inesistente, falcidiato dall'assenza (nota) di Sissoko, dall'infortunio in corsa di Camoranesi, dal vuoto tattico del solito, insufficiente Felipe Melo e dalle inopportune sostituzioni operate da Ferrara.
Poulsen è, infatti, in panchina, per far posto in campo all'evanescente Amauri (poi espulso). De Ceglie subentra a Giovinco senza alcun beneficio per la Juve.
La difesa bianconera, assolutamente scomposta, è del tutto sguarnita. Tiago - improvvisatosi terzino sinistro (Grosso è ancora in area avversaria) è oltremodo imbarazzante nel goffo ed impacciato tentativo di ribattere il cross avversario.
Hamsik, ancora una volta indisturbato, non può che approfittarne con classe e destrezza.

Le pagelle di Mumo Orsi

Buffon 6 Incolpevole sulle reti partenopee, assiste impotente allo scempio dei compagni.
Grygera 4,5 Pregevole soltanto il cross che Trezeguet tramuta in gol. Per tutto il testo, serata da incubo. Rende Datolo, per un giorno, erede di Maradona.
Cannavaro 5 Risente dell'errato assetto del cantrocampo, ma è colpevolemente assente sui calci piazzati. Denis lo grazia in due occasioni nel primo tempo. Poi, per il Napoli è festa.
Chiellini 5 Come Cannavaro.
Grosso 4,5 In gravissima difficoltà in fase di ripiegamento, spesso fuori posizione, sempre sbilanciato in attacco. La sua porzione di campo, in area bianconera, è costantemente vuota.
Camoranesi 7 Perfetto sino alla sostituzione forzata. Campione assoluto. (Tiago 4,5 Irritante per lentezza ed inconsistenza. Non chiude mai a dovere a centrocampo, facilitando Datolo nel ridicolazzare Grygera. Quasi comico in occasione della terza rete campana. Ma, di certo, non compete al portoghese surrogarsi nel ruolo di difensore ed addirittura di terzino sinistro).
F. Melo 4 Inquietante. Ancora una volta, la Juve risente delle amnesie tattiche del brasiliano. L'uomo da 25 milioni di euro non funge nè da schermo protettivo della difesa, nè da metronomo. Il primo tempo illude i suoi estimatori. Poi scompare drammaticamente. E' lento e lezioso nelle ripartenze. Spesso corre a vuoto in mezzo al campo. Patetico il tentativo di stoppare, addirittura di tacco, il rilancio napoletano da cui scaturisce il primo gol di Hamsik. Nel gesto c'è tutto il marcio dimostrato sino ad oggi. Presunzione ed inutilità.
Poulsen 5,5 Non dispiace, come tutti i compagni, sino al primo gol del Napoli. Poi si perde. Nel complesso uno dei migliori, ed è tutto dire. (Amauri 4 Entra a gara conclusa e si fa espellere).
Giovinco 6 Prezioso in attacco. Lesto e chirurgico nell'approffitare dell'errore di Contini per il momentaneo 2-0. Inconsistente in fase di contenimento (De Ceglie 5 Nulla crea e nulla distrugge).
Diego 5 Buon inizio. Poi assolutamente effimero. Nel momento topico della gara si nasconde, abbandonando il resto della squadra.
Trezeguet 6,5 Trasforma in rete stupenda il cross di Grygera. Si muove bene in attacco per l'intera gara. Un po come ai vecchi tempi. Poi si spegne con l'intera squadra.
Ferrara 4 Entra in assoluta confusione dopo l'ingresso di Datolo. Incapace di cambiare in corsa l'assetto della squadra, malgrado le palesi difficoltà manifestate dai suoi giocatori dopo la mossa tattica di Mazzarri. Contraddittorio nelle sostituzioni operate: sul 2-2 smembra il centrocampo inserendo Amauri al posto di Poulsen; successivamente, sul 2-3 ritorna sui suoi passi inserendo De Ceglie per Giovinco.